Cristina Andretta, sindaco uscente di Vedelago, torna in Forza Italia, dove giovanissima aveva mosso i primi passi con Fabio Gava. Dopo una campagna elettorale che ha dilaniato il centrodestra, è stata espulsa dalla Lega, ed è tornata alle origini. Con una pattuglia di ex assessori e consiglieri provinciali. E se Flavio Tosi ne approfitta, sbarcando ieri proprio a Vedelago, all’Antica Postumia per lanciare la campagna congressuale – trampolino per europee e comunali – intravedendo in questo ingresso di amministratori un segno del «ritrovato appeal del partito, ecco lo stesso Gava in sala, a ricordare quando il partito di Berlusconi esprimeva l’assessore alla sanità con un liberale doc (e i rumor dicono rimpianto assai dai veterani degli ospedali veneti... non veronesi: corsi e ricorsi, fu con l’allora leghista Tosi che cominciò la lunga saga degli assessori scaligeri). Oddio, c’è pure l’ex parlamentare Dc Mario Frasson, l’ex sindaco di Conegliano Floriano Zambon, pure ricercato nei mesi scorsi da Fratelli d’Italia.
[[ge:gnn:mattinopadova:13833544]]
Tosi ringrazia e rende merito, ma proietta già Forza Italia agli imminenti congressi: «Avevamo 300 tessere in Veneto, ce ne sono già 4 mila, forse con quelle on line potremo sfondare quota 5mila», dice. «Per necessità abbiamo fissato la fotografia congressuale al 31 ottobre, ma il tesseramento continua fino al 31 dicembre».
[[ge:gnn:mattinopadova:13833945]]
I congressi si terranno fra fine dicembre ed il 20 gennaio. A Treviso è partita la sfida a Chies, sindaco di Conegliano, coagulata attorno al gruppo del suo predecessore Zambon (candidato lui stesso? O il “colonnello” Mirco Campo dall’Orto?). Ma c’è chi giura sia pronto a tornare dalle sponde brugnariane Raffaele Baratto, già deputato con pacchetto “congruo” di tessere a blindare Chies.
Tosi e Chies finiscono intanto in minoranza al tavolo, perché la vicecoordinatrice regionale Roberta Toffanin e la capogruppo regionale Elisa Venturini, con la “figliola prodiga” Andretta, stingono decisamente l’azzurro in rosa.
Tosi posa con gli altri volti nuovi: Roberto Nicoletti, Francesca Laner, Ilenia Tobio, Andrea Maritan e Luca Ballan. «Vedere amministratori competenti ed esperti che chiedono di entrare in Forza Italia ci rafforza nel nostro convincimento, è il segno che siamo inclusivi e ci sceglie chi sa governare ed amministrare», dice. «Più che mai oggi, per contare in Europa dove si decidono le partite importanti, e Tajani ha grande esperienza. Servono idee, entusiasmo, capacità, siamo un partito che cresce perché diamo le risposte giuste ai cittadini, lavoriamo per la stabilità, nell’area moderata di centro».
Andretta affiancherà Chies nella preparazione del congresso, come co-coordinatrice: «Da qui si riparte, ero giovanissima quando sono entrare, e ringrazio Gava ma anche tutte le altre persone che mi sono state vicine e che ancora sono qui, come Piera (anche lei in sala, ndr). Mi portò alla prima riunione, mio padre non era certo contento», ha esordito. «Vedo che il partito ha rinnovato stile e ritrovato energia, penso di poter dare il mio apporto, perché ho sempre lavorato nel segno dei valori del partito. Ho fatto errori, ma solo chi non fa non sbaglia. Nel centrodestra ci sono due forze oggi con maggiore consenso, ma dobbiamo mettere in gioco la nostra carica e la coerenza dei moderati. Possiamo recuperare voti e gradimento. Con la buona politica, contro la politica urlata».
Ultimo “sondaggio” a Tosi sulla sua candidatura a presidente del Veneto: «Pensiamo ai congressi, si vota nel ’25, e sapete che queste cose si decidono a Roma, fra Meloni, Salvini e Tajani: si voterà in 9 regioni, è tutto prematuro».
