La decisione del Prefetto dopo la riunione dell’unità di crisi regionale: a casa anche il personale. Nuovi smottamenti, chiuse la Provinciale 2 della Val del Mis, la 5dir di Schiucaz e la Feltrina a Fener
Scuole chiuse in via precauzionale domani in tutta la provincia di Belluno, per ridurre notevolmente il traffico sulle strade. E’ la decisione del Prefetto al termine della riunione dell’unità di crisi regionale sulla nuova ondata di maltempo. Inizialmente la nota della Prefettura parlava di sospensione delle attività scolastiche, poi è arrivata un’integrazione con la disposizione della chiusura vera a propria per lasciare a casa, oltre gli studenti, anche i docenti, il personale di segreteria e i bidelli. Il sindaco di Belluno ha stabilito che le palestre scolastiche resteranno chiuse anche di pomeriggio, dunque non saranno a disposizione delle attività sportive di associazioni e club.
«La situazione, pur ben monitorata, è in evoluzione e si aspetta il culmine tra stasera e prime ore di domani», riferisce l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin.
L’allerta rossa per rischio idrogeologico e forte vento, ha portato il sindaco di Feltre ad intervenire anche oggi, con la sospensione delle lezioni pomeridiane (superiori escluse): nidi, scuole materne ed elementari hanno dovuto chiudere alle 13.30, le medie alle 14. Rinviata anche la cerimonia di apertura dell’anno accademico di scienze infermieristiche e il mercato settimanale di domani. Niente mercato anche a Santa Giustina, e salta il consiglio comunale di Lamon.
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A Belluno, rinviati a data da destinarsi l’incontro previsto dal Comune al teatro San Gaetano di Castion per presentare il progetto dei capifrazione e quello di domani a Castoi.
Gran parte dei comuni ha aperto il Centro operativo di protezione civile. Per Feltre, il recapito telefonico a cui fare riferimento in caso di necessità è lo 0439 847309; alla ex Caserma Zannettelli è attiva la distribuzione di sacchi di sabbia anti-allagamento per i cittadini che ne avessero necessità. «Al netto di situazioni di assoluta necessità, rimanete a casa!», l’invito ripetuto anche dal centro operativo comunale di Alpago (0437 478086), con la piazza dell’abitato di Puos invasa dall’acqua nel tardo pomeriggio.
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«Pioverà sul bagnato», questo è il problema, sintetizzava l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, commentando i nuovi bollettini di rischio. «Sulla Pedemontana e in montagna, quindi lungo i versanti, magari già pregni d’acqua potrebbero verificarsi smottamenti e frane». Puntualmente avvenuti. In Alpago, per una colata detritica finita sull’asfalto, poco dopo le 13, Veneto Strade ha chiuso la Provinciale 5dir “di Schiucaz”, tra Schiucaz e Garna, per pulizia e ripristino della viabilità. A Quero è stato chiuso il ponte bailey.
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Veneto Strade è tornata a distanza di due giorni a chiudere la Provinciale 2 della Valle del Mis, nei sei chilometri di curve tra Gena Bassa e Titele, in territorio di Gosaldo.
L’Anas ha deciso di tenere chiusa la statale Alemagna, a Nove di Vittorio Veneto, quindi in prossimità del Fadalto, fino a lunedì prossimo. Apprensione in Val di Zoldo, per le diverse situazioni di fragilità lungo la strada provinciale 251, specie tra Igne e Soffranco e sulla regionale 347, verso il passo Duran. Quanto alle temute frane, resta attenzionata sempre la 347 in comune di Cibiana. «All’ingresso del paese, arrivando da Venas, abbiamo qualche punto di criticità, ma», avverte il sindaco Mattia Gosetti, «quotidianamente monitoriamo la grande frana del monte Roan, le cui colate potrebbero coinvolgere la medesima regionale». Gosetti è assessore provinciale alla protezione civile e in questa veste assicura che la frana di Cancia non sta manifestando condizioni di criticità.
Non è una frana di grande consistenza e dimensione quella caduta martedì pomeriggio sulla statale 52 Carnica, all’altezza dell’area di servizio Eni di Vigo di Cadore (località Tre Ponti), ma è il versante soprastante che preoccupa tecnici e geologi. Fino a quando non saranno svolte le necessarie verifiche, la via di comunicazione tra Lozzo e Auronzo non sarà riaperta. Deviazioni sul posto per l’Oltrepiave: in direzione nord alla rotatoria per Pelos e verso sud al bivio per Piniè. Il tragitto in auto si allunga di una decina di minuti, transitando per Laggio. Stamattina lungo la deviazione si è registrato un lieve incidente tra auto, e il transito per i mezzi pesanti più lunghi è particolarmente complicato.
Sbarrata anche la provinciale 33 di Sauris in direzione Friuli Venezia Giulia per la colata detritica torrentizia, all’altezza di ponte Moretti, una zona in cui i movimenti franosi sono frequenti. Non si transiterà, in entrambe le direzioni, fino a quando l’area non sarà messa in sicurezza. L’imminente, nuova ondata di maltempo fa pensare che se ne potrà riparlare, come minimo, all’inizio della prossima settimana.
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Problemi anche a Feltre per il crollo del muraglione della Panoramica. Un cedimento più importante di quello del 20 ottobre, il che significa che non si potrà passare fino a quando non sarà ripristinata la sicurezza. È una strada fondamentale per la viabilità cittadina e il Comune ha già contattato alcune imprese, per sondare la loro disponibilità.
Sono in periferia, invece, le strade interrotte di Belluno. Quella della Val Medil, a Piandelmonte, ha ceduto per una decina di metri ed è finita nella scarpata sottostante. Inutilizzabili anche via Calmada, verso il Nevegal e strada delle Fosse, in località Pascoli.