Il monito parte da Villimpenta: nonostante le intenzioni positivi e certamente condivisibili del decreto 199 del 2021 finalizzato alla crescita sostenibile, il rischio è di ottenere l’effetto contrario e di aprire le porte a un maggior consumo di suolo e a un’ulteriore sottrazione di prezioso terreno agricolo, soprattutto nei territori che sentono forte questa vocazione. A supporto della tesi c’è lo studio commissionato dal Comune stesso per valutare l’impatto del decreto sul territorio di Villimpenta. Per questo, il sindaco Daniele Trevenzoli ha scritto al ministro dell’ambiente Pichetto Fratin, al governatore Fontana e all’assessore regionale all’agricoltura Beduschi per sottoporre la necessità di rivedere la norma.
«Può sembrare innocua - dice il primo cittadino - ma se si approfondisce cosa comporta sul territorio, come abbiamo fatto noi, ne esce uno scenario preoccupante». Sotto la lente, in particolare, c’è l’articolo 20, che Trevenzoli propone di modificare: «In deroga alle normative vigenti, nel raggio di 500 metri dalle aree artigianali e industriali si possono costruire campi fotovoltaici a terra, anche in zona agricola. - dice - Applicando questa deroga, solo nel mio comune sono circa 500mila i metri quadrati di area agricola potenzialmente disponibile per i campi fotovoltaici. Tra l’altro, senza che l’amministrazione comunale possa intervenire in qualche modo o limitare tali insediamenti, magari facendo pagare una sorta di costo di costruzione per disincentivare queste iniziative».
Nulla in contrario alla diffusione delle fonti energetiche rinnovabili. Il tema è la tutela del terreno agricolo. Nella sua missiva, infatti, Trevenzoli ricorda che proprio il suo comune ha acquistato nel 2010 un ex terreno artigianale e creato un campo fotovoltaico da 550 kilowatt.