foto da Quotidiani locali
Gli ispettori della Soprintendenza in sopralluogo al teatro Verdi per capire natura ed entità dello scolorimento della parete del teatro Verdi. Si tratta degli “effetti collaterali” dello spettacolo Lovebar di martedì 24 ottobre, quando ballerini–acrobati hanno con la loro danza sulla parete verticale del retro del teatro, cancellato inavvertitamente parte dell’intonaco. Lo spettacolo è stato meraviglioso e sicuramente originale, ma già durante le prove i più avevano notato un effetto wash sul muro, che è stato poi implementato con i trenta minuti di esibizione ufficiale. Con i loro passi ripetuti più volte i tre danzatori hanno creato una barra chiara laddove una tonalità tra un giallo tenue con qualche accento di rosa faceva prima bella vista di sé.
[[ge:gnn:mattinopadova:13807648]]
«Premetto che per esibizioni del genere va chiesta sempre l’autorizzazione per un parere preventivo, in questo caso nessuno ci ha contattato», sottolinea il soprintendente Vincenzo Tiné della Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e Paesaggio dell’Area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso. «Ho mandato due ispettori a verificare l’accaduto ed effettivamente c’è un danno. Capiamoci bene, non è che prima l’intonaco fosse perfetto, anzi era già in pessime condizioni, ma ora proprio non si può vedere una situazione del genere specialmente su un edificio tutelato dal nostro ente. Credo nella buona fede di chi ha organizzato la manifestazione e che non vi fosse alcuna volontà di dolo, ma ci sono delle leggi specifiche da rispettare in materia quando vi è un uso non convenzionale. Specifico che questo tipo di spettacoli sono più che leciti, ne abbiamo autorizzati anche in altre località del Veneto, ma non vi era intonaco friabile come nel caso del Verdi e i ballerini acrobati ballavano su superfici ruvide. Se ci avessero chiesto l’autorizzazione avremmo potuto dare delle indicazioni, esprimere un parere e fornire così delle modalità per tutelare il bene. Forse c’è stato un cortocircuito tra gestore, organizzatore e noi, è venuta meno la comunicazione. Vedremo il da farsi. Comunque considerato l’accaduto, spero quanto prima che il Comune possa ripristinare il colore dell’intero edificio perché versa in pessime condizioni, è pieno di graffiti a vista o cancellati e in più parti risulta annerito e intaccato dagli agenti atmosferici. È quindi il momento ideale questo, per ripristinare l’intonaco e ridare dignità al Teatro Verdi».
Certo il muro non era un bijoux prima. «Mi auguro che in maniera intelligente si possa quanto prima risistemare la parete visto il danno», sottolinea l’assessore alla cultura del Comune di Padova Andrea Colasio.
E prosegue: «La parete di quel retro era quasi perfetta e va risistemata, perché negli anni per quella struttura sono stati investiti milioni di euro. Chi è concessionario del nostro teatro dovrà a sue spese ripristinare il bene ex ante», afferma, «L’esibizione oggettivamente è stata molto bella non c’è dubbio, ma la dirigenza dello stabile e lo staff organizzativo non hanno valutato le conseguenze della danza sulla storica parete, del resto era da immaginare che il calpestìo di tre ballerini ripetuto prima durante le prove e poi durante l’esibizione avvenuta in serata, avrebbe generato la scoloritura. Il danno c’è, è evidente e sono sicuro che a spese proprie l’ente gestore provvederà al ripristino complessivo, perché non basterà ritinteggiare solo le zone dov’è avvenuto il calpestìo. Abbiamo un bellissimo monumento che va preservato e chi l’ha in affido deve saper valutare se quello che si va a fare possa arrecare danno», conclude Colasio.
In attesa che venga messa mano al portafoglio e al pennello la strisciata bianca è lì a salutare passanti e turisti e non è decisamente un belvedere. Il problema dello stato di conservazione degli esterni degli edifici storici non è una cosa da poco, perché tra inquinamento e agenti atmosferici i danni non mancano mai.
«Il Veneto per quel che riguarda le facciate storiche si presenta bene», rassicura Tiné, “«E anche Padova è molto curata se parliamo di edifici da noi tutelati. Quindi il ripristino del Verdi è più che auspicabile per il decoro complessivo di una città così importante».