Il diverbio scoppiato per un’auto messa di trasverso nel piazzale di casa
Nella precedente udienza era stata sentita la parte lesa. Venerdì mattina in tribunale è stato il turno dell’imputato. Prosegue il processo per minacce e lesioni che vede alla sbarra un muratore di Sermide e Felonica, Luca Zanotti, accusato di aver messo le mani addosso al cugino Renato durante un diverbio scoppiato per un’auto messa di trasverso nel piazzale di casa che gli avrebbe impedito di uscire con un furgone. «Io mi sono solo difeso – ha detto l’imputato – tenevo le mani alzate per tenerlo a distanza. Non l’ho colpito». Al termine della lite il cugino era andato in ospedale per farsi refertare: 25 giorni la prognosi per la frattura di un dito. «Se lo è rotto – ha ripreso l’imputato – dando pugni al finestrino del mio furgone». Il processo proseguirà il 2 aprile 2024.