MONFALCONE La Galleria comunale d’Arte contemporanea ha inaugurato venerdì pomeriggio la mostra “Dino, Mirko e Afro Basaldella. Destini paralleli e intrecciati”, la quarta allestita dal Comune di Monfalcone in base all’accordo di collaborazione sottoscritto con la Fondazione Musei civici di Venezia, che nella propria “rete” annovera anche la Galleria internazionale d’arte moderna di Ca’ Pesaro.
Non sarà l’ultima, come potrebbe forse far temere la scadenza, il prossimo mese, della convenzione, di durata quadriennale, però, ha preannunciato l’assessore alla Cultura Luca Fasan. «Stiamo lavorano per rinnovarla: ho già preso contatti con la presidente della Fondazione Mariacristina Gribaudi – ha spiegato a margine dell’inaugurazione –. Credo che l’esito del progetto sia percepito come positivo, per la qualità degli eventi proposti e il riscontro di pubblico delle esposizioni già realizzate». Fasan ha citati anche ieri gli oltre 13 mila visitatori ottenuti dalla mostra dedicata a Kandinsky, mentre la dirigente Area attività museali della MuVe Chiara Squarcina ha confermato la volontà della Fondazione di andare a un rinnovo.
«La Fondazione con Monfalcone, Portogruaro e altre realtà vuole compiere un viaggio nella bellezza perché poi tutti assieme si possa cambiare qualcosa», ha aggiunto, richiamandosi, come hanno fatto ieri sia l’assessore Fasan sia il questore di Gorizia Paolo Gropuzzo, alla gravità della situazione internazionale. Convinta dal parte sua che la cultura sia anche un incredibile motore economico, l’amministrazione comunale e l’assessorato, come ha preannunciato Fasan, che al suo fianco venerdì ha trovato anche Fondazione Carigo, Consorzio Culturale del Monfalconese e Bcc Venezia Giulia, stanno già lavorando a delle grandi proposte per il prossimo anno e quello successivo «per cogliere l’opportunità che Go! 2025 è per tutto il territorio».
La mostra che si è aperta alla GcAc, curata da Davide Colombo, docente di Storia dell’arte contemporanea all’università Statale di Milano, intanto è il frutto della rete intessuta in questi anni dal Comune. Le opere esposte arrivano non solo da Ca’ Pesaro, ma anche dalla Gnam di Roma, Cava Cavazzini di Udine, Museo Revoltella di Trieste.
Senza trascurare l’apporto di privati come la Fondazione Archivio Afro e Caterina Basaldella, figlia di Dino, presente venerdì pomeriggio a Monfalcone. A sottolineare l’importanza della mostra, la terza che dal 1987 viene dedicata ai tre fratelli riuniti assieme, anche un videomessaggio che il vicepresidente della Regione e assessore regionale alla Cultura ha voluto inviare a Monfalcone, invitando a visitarla. Un centinaio nel frattempo le persone che nel pomeriggio hanno avuto modo di farlo, prendendo parte all’apertura, impreziosita dalla musica di Fulvia Pellegrini al violino e Fulvio Sain alla chitarra.
La mostra, che restando nel solco critico delle due precedenti indaga il rapporto tra i tre fratelli attraverso un confronto serrato tra le loro opere, racchiuse tra gli anni ’30 e ’60, resterà aperta fino a domenica 18 febbraio i mercoledì dalle 10 alle 13, i venerdì, i sabati, le domeniche e i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sono previste visite guidate i venerdì dalle 16 alle 17.30, i sabati e le domeniche alle 11, alle 16 e alle 17.30. Verso metà novembre sarà presentato il catalogo.