GRADO Festival della Canzone Gradese, sabato prossimo, con l’edizione numero 55. La manifestazione ritorna al Palacongressi, dopo l’anno riservato al ricordo-omaggio al prematuramente scomparso Sebastiano Corbatto (Seba), musicista, paroliere, interprete di numerose canzoni in dialetto gradese, e dopo l’edizione 2021 svoltasi al Parco delle Rose a causa della pandemia di Covid.
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«Il periodo non è il solito, quello primaverile – afferma il presidente di Quelli del Festival, Fabio Marchesini –, ma abbiamo dovuto tener conto del protrarsi dei necessari interventi di adeguamento del Palazzo dei Congressi che ci hanno costretto a questo slittamento di data; ringraziamo l’amministrazione comunale e il commissario che hanno consentito lo svolgimento della manifestazione anche se i lavori previsti non sono ancora conclusi».
Marchesini spiega che non è semplice garantire nel tempo lo svolgimento della manifestazione canora, ma Quelli del Festival continuano a provarci contando sul sostegno economico delle istituzioni territoriali e sulla collaborazione delle associazioni locali e di numerosi volontari che offrono gratuitamente la propria disponibilità e la propria opera nelle varie fasi organizzative dell’evento. A tutti, quindi, gli organizzatori di Quelli del Festival rivolgono il ringraziamento perché consentono di mantenere in vita e di valorizzare la parlata gradese nelle sue espressioni poetiche e musicali. «Non possiamo nasconderci le crescenti difficoltà nel perseguire questi obiettivi – aggiunge Marchesini – e nel mantenere alta l’attenzione verso questo storico concorso canoro che ha origine nel 1946 come “Velion del pescaòr”. È infatti diminuito nel tempo il numero di autori che presentano i propri brani al giudizio della commissione selezionatrice, ci sono meno persone disposte a esibirsi come interpreti delle canzoni e decrescente è l’interesse dei giovani verso la manifestazione». Per far fronte a questi fenomeni, il presidente Marchesini dice che Quelli del Festival cercheranno di mettere proporre nuove iniziative, rivolte soprattutto al mondo giovanile, provando a coinvolgere e a motivare i ragazzi. Non esclude anche di ripresentare in futuro, magari in con un format rinnovato, la “Conchiglia d’Oro”, ovvero il festival della canzone dialettale riservato ai più giovani.
Intanto per l’edizione 55 c’è una novità, rappresentata dalla giuria di qualità costituita da persone musicalmente competenti, il cui giudizio terrà conto non solo delle registrazioni dei brani in gara ma anche dell’interpretazione degli stessi durante lo spettacolo. «Nell’ambito di un percorso condiviso con gli autori delle canzoni selezionate – spiega Marchesini –, abbiamo dato loro la possibilità di nominare un proprio rappresentante in giuria e concordato di non sommare questi voti con quelli del pubblico in sala». Saranno quindi, come sempre, gli spettatori presenti in sala a decretare, con preferenza unica, la canzone vincitrice del Festival. Sarà assegnato inoltre il premio della Cooperativa Pescatori di Grado, consegnato all’autore del testo che rappresenterà maggiormente le tradizioni locali.
La giuria di qualità, che decreterà l’assegnazione di uno specifico premio, è composta da Giorgio Tortora (musicista, compositore e direttore d’orchestra), Nevio Lestuzzi (direttore artistico e direttore d’orchestra di “Percoto Canta”, nonché direttore della Banda civica di Grado), Violetta Gratton (pianista e insegnante di musica e canto), Massimiliano Cernecca in arte Maxino (personaggio eclettico, cantautore, arrangiatore, cabarettista) e Francesco Gregori in rappresentanza degli autori delle canzoni partecipanti (con trascorsi di cantante al Festival e direttore di cori gradesi). La prevendita dei biglietti sarà effettuata giovedì 26 ottobre dalle 15 alle 17 al Ricreatorio Spes mentre venerdì 27 e sabato 28 ottobre, sempre dalle 15 alle 17, al Palazzo dei Congressi