Il cemento di Tokyo rimarrà per sempre nel cuore di Ben Shelton. Lo statunitense vince, anzi stravince la finale contro il russo Aslan Karatsev e si porta a casa il primo torneo della sua carriera nel circuito maggiore. Un 7-5 6-1 a due facce, con una prima parte equilibrata e una seconda dominata dal ventunenne di Atlanta, che entra così per la prima volta in top 15 pareggiando i 2355 punti di Frances Tiafoe al quattordicesimo posto.
Una prima parte di partita molto equilibrata, i primi dieci giochi vedono un Karatsev propositivo e che tiene bene il ritmo del suo avversario, e guadagnandosi in apertura una possibilità di break annullata dal suo dirimpettaio. Che però aspetta il momento giusto per imprimere la propria svolta alla partita, che arriva nell’undicesimo game.
Lì Shelton sale di livello e inizia ad infilare vincenti su vincenti, lasciando di sasso il russo. Il break gli consegna il primo set e la partita si chiude virtualmente lì. Il servizio di Karatsev inizia a non funzionare e si innervosisce scambio dopo scambio, distruggendo anche una racchetta nel quinto gioco del secondo set. Forse per dare una svolta emotiva alla partita, ma che non funziona: Shelton è impressionante e conduce comodamente fino al 6-1 che chiude la sfida in meno di 90 minuti.
Shelton impressionante al servizio, lasciando le briciole al suo avversario: 80% di punti con la prima (32/40) e solo tre punti concessi con la seconda di servizio, offrendo soltanto una palla break in apertura. Lo statunitense sembra viaggiare su una nuvola; un brutto affare per Jannik Sinner, che dovrebbe affrontarlo nel primo turno di Vienna, stanchezza permettendo a causa del viaggio intercontinentale che dovrà affrontare il ragazzo di Atlanta.
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