UDINE. Il centro storico nato per favorire la ripresa dopo le limitazioni imposte dalla pandemia, con le strade occupate da tavolini e dehors, non piace soltanto agli esercenti che hanno sfruttato le deroghe normative per espandere la loro attività. Visto il riscontro positivo avuto in termini di gradimento da parte della cittadinanza di Udine, che anche dopo la fine dell’emergenza Covid sta continuando a sfruttare i nuovi spazi esterni ai locali, il Comune è intenzionato a mantenere quanto più possibile l’attuale assetto, anche quando verranno meno le deroghe decise dal Governo.
La scadenza, salvo ulteriori proroghe che al momento non paiono essere nell’agenda del Governo, è fissata al 31 dicembre.
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Dal primo gennaio tornerà quindi in vigore il regolamento comunale che fissa dei paletti molto più rigidi all’occupazione anche se il vicesindaco e assessore al Commercio, Alessandro Venanzi è al lavoro per «rivedere il regolamento cercando di trovare un punto di incontro tra le diverse esigenze. L’intenzione - assicura - è quella di tutelare chi ha investito, ma ovviamente servono regole chiare per tutti. L’obiettivo è quello di arrivare a un corretto equilibrio tra aree pubbliche e private».
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Nella giornata di giovedì 19 ottobre il vicesindaco di Udine, assieme agli assessori alla Viabilità, Ivano Marchiol e alla Pianificazione territoriale, Andrea Zini, ha incontrato i referenti di Confcommercio, con il presidente mandamentale, Giuseppe Pavan e di Confesercenti. I tre esponenti della giunta De Toni hanno confermato l’intenzione di modificare il testo per evitare una sorta di ritorno al passato.
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Resta da capire in che termini sarà possibile andare incontro alle esigenze dei locali che chiedono di poter mantenere le attuali occupazioni di suolo pubblico. Tra i nodi da sciogliere c’è il limite per l’occupazione di stalli blu dedicati alla sosta con tavoli e sedie che nel regolamento del 2016 è consentita per un massimo di venti metri quadrati. Ma ci sono locali che occupano un’area molto più ampia per esempio in largo dei Pecile.
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Gli uffici del Comune hanno fatto una valutazione della situazione attuale cercando di portare avanti una proposta che tuteli quanto più possibile l’esistente. Ma è sulla quantificazione dei nuovi limiti che si gioca la partita. Portare da venti a ottanta metri l’occupazione consentita sugli stalli blu metterebbe al riparo la maggior parte dei circa 40 locali che sarebbero costretti a ridurre o eliminare gli spazi esterni nel caso in cui venisse applicato il regolamento del 2016 così com’è oggi.
Il timore è però che così facendo diventi complicato porre un freno a eventuali nuove richieste senza contare che in alcune zone possono emergere problemi legati alla viabilità. Il fatto che molte strade e marciapiedi siano di fatto stati sottratti alla loro funzione originaria, potrebbe anche rendere più complicata la circolazione o la ricerca di parcheggi ai quali gli stessi commercianti non vogliono rinunciare.
Insomma, il cammino prima di arrivare a un’intesa è ancora lungo, ma il tempo stringe considerato che il vicesindaco Venanzi conta di sottoporre il nuovo regolamento modificato al voto del consiglio comunale di novembre.