Il ministro francese dell'Interno, Gérald Darmanin, ha ordinato il divieto delle manifestazioni pro-palestinesi in Francia e il fermo degli organizzatori e dei facinorosi che turbano l'ordine pubblico
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Siamo alla follia? No ma ci siamo vicini. Perché il diritto di una patria per i palestinesi non significa approvare Hamas. Anzi.
Il ministro francese dell’Interno, Gérald Darmanin, ha ordinato il divieto delle manifestazioni pro-palestinesi in Francia e il fermo degli organizzatori e dei «facinorosi che turbano l’ordine pubblico».In un telegramma ai prefetti e rivelato dall’ Afp, Darmanin chiede il divieto delle «manifestazioni filo-palestinesi perché possono generare turbative dell’ordine pubblico».
Per Darmanin «l’organizzazione di queste manifestazioni vietate dovrà far scattare dei fermi» giudiziari nei confronti dei trasgressori. I fermi dovranno riguardare, in particolare, «gli organizzatori» e i «facinorosi che turbano l’ordine pubblico».
Atti antisemiti
«Dalla fine della giornata di sabato, dopo i massacri terroristici in Israele, ci sono stati più di 100 atti antisemiti, essenzialmente graffiti – svastiche, `morte agli ebrei´, appelli per un’intifada contro Israele».
Lo ha detto il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, parlando alla radio France Inter. Darmanin ha detto che ci sono state anche persone sorprese con coltelli vicino a scuole e sinagoghe ebraiche e un drone dotato di telecamera è stato avvistato mentre sorvolava un centro culturale ebraico. Grazie al rafforzamento della sicurezza della polizia nei pressi dei siti ebraici, «siamo riusciti a trattenere la maggior parte di queste persone con 24 arresti», ha aggiunto. Online, «l’odio è in aumento», ha avvisato, con più di 2.000 casi di discorsi antisemiti segnalati in Francia.
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