La Regione, dopo il miliardo stanziato in estate, è pronta a mettere a disposizione del sistema economico e sanitario del Friuli Venezia Giulia una nuova mega tranche di contributi pari a 337 milioni inserita nel prossimo assestamento di Bilancio che andrà in Aula alla fine di ottobre.
La giunta, infatti, ha approvato in via preliminare il testo della manovrina autunnale che tra le poste principali inserisce altri 100 milioni per finanziare i ristori dei privati e delle attività produttive colpite dalla grandinata di fine luglio. «È un segnale importante – ha detto l’assessore alle Finanze Barbara Zilli – nei confronti dell’intero tessuto del Friuli Venezia Giulia e che dimostra sia la solidità dei conti della Regione sia lo stato di salute della nostra economia. Il quadro attuale, tra l’altro, ci permette già di tratteggiare una legge di Stabilità, a fine anno, molto importante».
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Non 50 milioni, come originariamente previsto, ma il doppio: esattamente 100. È quanto la giunta ha deciso di inserire nelle pieghe dell’assestamento di Bilancio autunnale a titolo di ristoro per i danni subiti dal maltempo. Una cifra considerevole che, sommata ai 50 milioni iniziali e ai 7 per gli acquisti dei teloni e di materiale per la prima emergenza, porta il totale a poco meno di 160 milioni di euro.
«Una somma del genere non si era mai vista prima – commenta l’assessore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi –. Il nostro obiettivo, adesso, è quello di riuscire ad anticipare le prime quote ai cittadini entro Natale. Per capire in che forme, e soprattutto in quali quantità, tuttavia, dobbiamo almeno avere un’idea della cifra che verrà stanziata dallo Stato».
Perchè se è vero che, contabilmente, il denaro può essere utilizzato già nel corso del 2023, è altrettanto vero che la Regione vuole avere accortezza, almeno parziale, delle disponibilità economiche complessive prima di decidere come agire in via preliminare. Sia come sia, ricordiamo che le istanze private – in questa fase anche senza perizia tecnica asseverata che però sarà quasi sicuramente richiesta in un secondo tempo – potranno essere “caricate” fino alle 16 di giovedì 19 ottobre.
Quelle per i danni subiti dalle attività produttive – con una suddivisione prevista tra settore agricolo e altri comparti economici –, invece, dalle 10 di martedì 26 settembre alle 16 di giovedì 26 ottobre. L’accesso al portale, collegandosi al sito della Regione oppure della Protezione civile, avviene tramite riconoscimento personale attraverso lo Spid, la Carta d’identità elettronica oppure la Tessera sanitari-Carta regionale dei servizi.
Per quanto riguarda il conto dei danni stimato nella prima fase post-emergenza, detto che 150 milioni fanno riferimento al patrimonio pubblico, il resto della somma va ascritta in quota ai privati e si aggira attorno ai 530 milioni per oltre 26 mila segnalazioni complessive.
All’interno di questo schema, 9 mila si riferiscono a veicoli (per un controvalore di circa 30 milioni) e 2 mila 200 a danneggiamenti subiti dalle attività produttive, comprese quelle del settore agricolo (202 milioni). Il resto, e parliamo di più o meno 300 milioni, è tutto su danni alle case.
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Non ci saranno soltanto i ristori, però, nella manovrina di bilancio autunnale. Una somma pari a 60 milioni, infatti, verrà messa a disposizione del sistema sanitario regionale per consentire alle Aziende di chiudere i bilanci in pareggio alla fine dell’anno dopo l’aumento dei costi registrato nel corso del 2023.
Ancora, quindi, 70 milioni sarà la disponibilità a favore delle Risorse agroalimentari con l’assessore Stefano Zannier che potrà anche utilizzare una parte di questa somma per, eventualmente, intervenire a favore delle aziende colpite dal maltempo.
I fondi, in ogni caso, saranno inseriti nei fondi di rotazione, esattamente come i 65 milioni stanziati per le Attività produttive. Ancora, infine, spazio e 50 milioni di anticipo sui contributi per il fotovoltaico 2024 e a 15 milioni destinati allo scorrimento di graduatorie nei settori di sport e cultura.