UDINE. «Essere giovani non è solo una questione di età, ma è uno stato mentale». A 72 anni. Alida Liberale, udinese classe 1951, ne è la prova.
Dopo una vita lavorativa e formativa ricca di esperienze eterogenee, non ultima l’esame di maturità all’età di 65 anni, frequentando il corso serale per operatori sociosanitari al Ceconi, la signora Alida ha deciso che era venuto il momento di prendersi una laurea.
E così ha scelto di iscriversi all’università, al corso in Scienze e tecniche del turismo culturale. «Inutile le dica che il mio sogno è prendere quella laurea» confida sorridendo.
Liberale da ragazza ha frequentato la scuola d’arte Sello, ora liceo artistico. Ha lavorato come parrucchiera e, poi, ha gestito un istituto di estetica. Dall’inizio degli anni Ottanta dipinge a mano foulard di seta pura, sciarpe, pannelli e arazzi ed altro.
Utilizza varie tecniche, creando opere uniche ed irripetibili. La voglia di mettersi in gioco, intraprendendo una carriera universitaria, risale al 2017 quando era già in pensione da cinque anni.
Si era iscritta a diversi corsi al dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università friulana, corsi che non arrivano alla laurea.
«In tanti dicevano che era difficile, quasi impossibile – racconta –, così mi sono iscritta a dei corsi per provare se ero all’altezza. Il primo corso e relativo esame era di lingua e letteratura italiana con laboratorio di scrittura. Quando il professore mi ha detto che l’avevo passato avrei voluto baciarlo in fronte».
Da allora Alida ha sostenuto altri sette esami fino allo stop imposto dalla pandemia, che ha reso impossibile frequentare corsi e test in presenza.
«Ma l’università è bella per questo – spiega –: per l’atmosfera, il confronto e l’interazione. Anche se ero circondata da ragazzine che potevano essere le mie nipoti. Ora che la pandemia è alle spalle ho deciso fosse tempo di riprendere e non buttare via tutto anzi, arrivare a prendere la laurea» .
Alida ha di fronte a sé due anni intensi di preparazione e studio mentre continua a portare avanti una sua grande passione – che è anche un lavoro –: l’artista, artigiana, fashion designer.
«Negli ultimi anni mi sono dedicata alla pittura ad olio e con tecnica iconografica partecipando a mostre, ma dipingo anche seta e borse in pelle – specifica – e ho anche un e-commerce su un magazine internazionale di alta moda».
Insomma, ad Alida gli interessi non mancano. Il marito Sergio Dorigo, luogotenente in pensione, è solito dirle che lei fa «progetti per tre vite, non per una», mentre i due figli Giulio e Stefano – che vivono e lavorano a Parigi – fanno sempre più il tifo per lei.