RETORBIDO. Pannelli fotovoltaici sugli stessi campi dove anni fa qualcuno immaginò di realizzare un impianto di pirolisi. Energia pulita invece che prodotti generati dalla «decomposizione» ad alte temperature di pneumatici usati, come olii, fanghi e carbon black.
Un salto di prospettiva che forse nemmeno gli oppositori al progetto della pirolisi avevano immaginato potesse mai realizzarsi. E invece a distanza di cinque anni (era il 2018 quando il Tar respinse in modo definitivo il ricorso contro il “no” della Regione al progetto sulla pirolisi) sui terreni delle ex fornaci Valdata, l’industria di laterizi fallita oltre 15 anni fa, sorgerà un impianto per produrre energia pulita dal sole. Il progetto è della Ecotechno Srl di Torricella Verzate: gli interventi per demolire lo stabilimento dismesso e bonificare i terreni a fianco della provinciale, nel Comune di Retorbido, sono quasi terminati. «La società ci ha comunicato che l’avvio dei lavori per realizzare l’impianto potrebbero partire a inizio anno», spiega la sindaca di Retorbido, Isabella Cebrelli.
Energia per edifici comunali
Per il progetto è in corso l’iter delle autorizzazioni, che coinvolge il Comune di Retorbido, ma anche la Provincia e la Regione. L’impianto avrà una potenza di quattro megawatt e occuperà una superficie di circa 80mila metri quadrati.
«Saranno pannelli bassi, circondati da piante che avranno la funzione di mitigare il paesaggio – spiega ancora la sindaca –. Di fatto l’impatto è minimo. L’impianto consentirà di produrre energia pulita con vantaggi anche per alcuni edifici comunali e soprattutto consentirà il recupero di un’area dismessa evitando l’installazione di altre attività, molto più impattanti dal punto di vista ambientale e viabile». Il ritorno, per il Comune, sarà nell’immediato in termini energetici: parte della produzione dell’impianto andrà infatti a rifornire il municipio, le scuole e il teatro.
Il comitato
«Non conosciamo nel dettaglio il progetto, ma l’idea è apprezzabile perché produrre energia pulita, diminuire i consumi di energie da fonti fossili e ridurre l’emissione è la prerogativa di tutti per poterci garantire una sostenibilità a lungo termine», dichiara Marco Dapiaggi, già portavoce del Comitato “Rispettiamo il Territorio” che si era opposto alla proposta di realizzare l’inceneritore di pneumatici. «In questo caso si va anche a recuperare un’area inquinata – aggiunge –. Che le energie pulite e rinnovabili siano cosa buona non si discute, anche se una più diffusa rete di impianti di produzione domestica dovrebbe essere l’ulteriore soluzione percorribile, consentendo a ogni famiglia di immettere la propria energia nel circuito».