UDINE. È un bicchiere mezzo pieno, quello dell’Apu Old Wild West dopo la sconfitta di Trieste con conseguente eliminazione dalla Supercoppa.
Per i bianconeri è stato un ottimo crash test in vista del campionato al via fra due settimane esatte: si sono viste cose buone e difetti da eliminare, com’è normale che sia per una squadra rinnovata da cima a fondo. Tutto procede secondo copione, la frase che coach Vertemati ha pronunciato dopo il match con Cividale («non siamo ancora pronti e sarebbe preoccupante se lo fossimo») è ancora attuale.
COSA FUNZIONA
Una delle prime cose da applaudire è la prova di carattere di Monaldi e compagni, che dopo il 12-2 incassato nei primi 3’ di gioco sono stati bravi a rimboccarsi le maniche e tornare sotto.
Un anno fa abbiamo assistito a tante false partenze dell’Apu, coincise spesso con mancate reazioni e sconfitte pesanti: stavolta Udine è tornata a galla, ha subito altri break importanti, ma ha sempre trovato il modo di riaprire i giochi. Il carattere c’è, e ne prendiamo atto con soddisfazione.
C’è aria nuova anche in cabina di regia, dove la presenza di Caroti permette a Monaldi di tirare il fiato ed essere sempre lucido. C’è poco da fare, con due play in rosa funziona tutto molto meglio. L’Apu c’è, lo prova il fatto che in una gara in cui sono mancati i lunghi e la guardia americana ha tirato con 27% dal campo è riuscita ugualmente a trovare le risorse per giocarsela fino al 39’.
COSA NON FUNZIONA
La squadra è andata in grande difficoltà contro i lunghi di Trieste Candussi e Reyes, che hanno fatto il bello e il cattivo tempo.
L’Apu è andata sotto sia alla voce rimbalzi (42-35) che per quanto riguarda i punti in area. Delia e Da Ros hanno sommato 5 punti in due, contro i 29 dei dirimpettai triestini: non è un buon segnale. Sarebbe riduttivo, tuttavia, gettare la croce addosso ai lunghi: anche le 15 palle perse hanno un peso, e chiaramente andranno ridotte in ottica campionato.
Un’altra nota stonata è la mancanza di killer instinct nei momenti chiave del match. Così come abbiamo sottolineato la prova di carattere e le immediate reazioni ai break dei padroni di casa, va detto che sono state fallite troppe occasioni per effettuare il sorpasso o il riaggancio e minare le certezze di Trieste.
Ora ci sono due settimane per mettere a punto il motore, con la Supercoppa ormai sfumata sul calendario si sono liberate diverse caselle per potervi inserire delle partite amichevoli. La dirigenza è al lavoro per organizzare un paio di scrimmage, dove Vertemati potrà testare la sua creatura in vista del debutto in terra pugliese.