Una monovolume ha svoltato per parcheggiare davanti alla farmacia, lo scooter arrivava dal ponte: la prima a praticare le manovre di rianimazione è stata una studentessa di scienze infermieristiche
AZZANO DECIMO. Sbalzato con il figlio di sella dallo scooter dopo l’urto contro la fiancata destra di una monovolume, Roberto Zanet, 58 anni, di Pordenone, dipendente di una ditta di autotrasporti, è rimasto riverso sull’asfalto, in via Corva ad Azzano Decimo, senza più riprendersi.
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Subito sono stati mobilitati i soccorsi. Vane le manovre di rianimazione cardiopolmonare, praticate da una studentessa di scienze infermieristiche con il defibrillatore automatico esterno, prelevato fuori dalla farmacia comunale e proseguite poi dall’équipe di automedica ed elicottero, atterrato poco distante. Per quaranta minuti lo staff sanitario si è prodigato. Ma i traumi riportati da Roberto sono risultati fatali.
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Il figlio, ferito ma cosciente, è stato accompagnato in ambulanza all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Per precauzione è stato poi trasferito al Santa Maria della misericordia di Udine, dove è stato trattenuto in osservazione, in terapia intensiva. Al di là dei nastri segnalatici che delimitavano il luogo dell’incidente o affacciati alle finestre, i residenti hanno seguito con apprensione le operazioni di soccorso.
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Al vaglio dei carabinieri della stazione di Azzano Decimo la dinamica dello scontro. A coordinare i complessi rilievi, sul posto, il comandante della stazione Luigi Bartocci. Presenti i vigili del fuoco di Pordenone e anche la polizia locale azzanese. Gli inquirenti hanno ricostruito che G.P., pensionato di 62 anni, di Pasiano, al volante di un Peugeot Partner Tepee, ha svoltato a sinistra per parcheggiare negli stalli davanti alla farmacia comunale in via Corva.
«Doveva incontrare una persona – ha spiegato il fratello del pensionato–. Ora è sotto choc, lo hanno portato via in ambulanza, ha detto di non aver proprio visto lo scooter».
Dal ponte di Corva, proveniente da Pordenone, è sopraggiunto lo scooter Gilera Burgman, condotto da Roberto. Per cause in corso di accertamento, si è verificata la collisione fra i due mezzi. Sull’asfalto i carabinieri hanno notato i segni della frenata e strisciate dello scooter. Fra la gomma e il cerchione della ruota anteriore destra del furgoncino è rimasto conficcato un pezzo della carrozzeria del Gilera, ci sono segni d’impatto anche sulla fiancata e sulla ruota posteriore destra del veicolo, dove il motociclista ha probabilmente battuto il capo.
Scooter e furgoncino, recuperati dal soccorso stradale Populin, sono stati posti sotto sequestro. Le pompe funebri San Marco hanno portato la salma in obitorio, dove è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Spetterà al pm di turno Carmelo Barbaro, valutati gli atti, disporre eventualmente ulteriori accertamenti per fare luce su cause e dinamica dell’incidente