TRIESTE Si svolgeranno venerdì prossimo, 22 settembre, nella Cattedrale di San Giusto, con inizio alle 11, i funerali di Luca Giustolisi, il campione triestino di pallanuoto scomparso prematuramente a 53 anni qualche giorno fa.
La notizia della sua morte ha attraversato in poche ore nel dolore più assoluto il mondo sportivo, triestino e non solo, e ha lasciato attoniti i tanti amici che Luca, nel corso della sua variegata attività sportiva, professionale come psicologo, artistica e politica, aveva conosciuto e dai quali era apprezzato per il suo equilibro, la sua gentilezza, i suoi sorrisi.
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E un primo tangibile segno di rispetto e amore per l’amico scomparso lo daranno domenica mattina (17 settembre) tutti coloro che parteciperanno alla “Nuotata per Luca”, un’iniziativa di Dario Bertazzoli, altro grande campione triestino della pallanuoto, particolarmente legato a Luca Giustolisi, anche in virtù dei rapporti professionali che si erano moltiplicati in tempi recenti fuori Trieste.
«Ci troveremo alle 10 al bivio di Miramare – ha annunciato Bertazzoli ieri, mentre era in viaggio da Brescia, città nella quale risiede e lavora attualmente, e dove lavorava pure Giustolisi, alla volta di Trieste, dov’è arrivato in serata – e ci tufferemo tutti assieme per fare alcune bracciate in ricordo dell’amico Luca. Sarà un nostro modo per rendergli omaggio.
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Il dolore per la sua morte è profondo e intenso, ma abbiamo pensato che un primo tangibile segno del nostro affetto per il compagno di tante avventure sportive e non solo fosse giusto darlo da quel mare che ci ha fatto conoscere da ragazzi e che ci ha sempre accompagnato nelle diverse vicende della vita».
All’appuntamento sono invitati ovviamente tutti coloro che hanno conosciuto Luca Giustolisi: gli amici, i colleghi, gli ex compagni di squadra della Triestina del nuoto e della pallanuoto, ma anche delle altre società locali. «Quando eravamo piccoli – il ricordo di Bertazzoli – ci vedevamo tutti allo stabilimento Ausonia e da lì è iniziato quel lungo e bellissimo percorso sportivo e non che, purtroppo, il destino ha bruscamente interrotto.
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Con Luca, proprio recentemente, avevamo avviato un progetto che prevedeva l’utilizzo della sua grande competenza nel campo della psicologia, disciplina nella quale si era laureato, nel mondo dello sport. Una sorta di affiancamento ai genitori dei ragazzi che cominciano un’attività sportiva, che intendono fare del loro meglio per favorire la crescita dei loro figli. Purtroppo l’idea rimarrà tale».
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E nell’ambiente degli sport d’acqua si comincia intanto già a parlare, in particolare da parte degli ex compagni di squadra e degli amici che hanno frequentato a vario titolo Giustolisi, di organizzare una manifestazione, un torneo, un evento che possa essere intitolato alla sua memoria. Trieste ha sempre saputo rendere omaggio a chi ne ha portato con orgoglio il nome e la storia nel mondo. Accadrà lo stesso anche per Luca.
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