I primi ventidue diplomati all’Its Meccatronico stanno già lavorando nelle aziende del Bellunese. Occupazione al 100 per cento per i ragazzi, segno che i corsi post diploma sono un’occasione. Per i giovani bellunesi. Ma anche per le aziende, alla ricerca continua di tecnici. «La nuova classe è in corso di formazione, ma vogliamo dare a tutte e a tutti la possibilità di entrare in questo mondo. L’Its Meccatronico è una grande esperienza formativa che offre opportunità di lavoro concrete e immediate», afferma infatti Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti.
Sono 21 al momento gli iscritti al corso in “Tecnico superiore per l’automazione e i sistemi Meccatronici”, ma altri cinque o sei ragazzi hanno partecipato alle selezioni suppletive. Le iscrizioni sono aperte fino al 18 settembre. La seconda selezione si terrà dal 19 al 22.
«Il nuovo corso di studi partirà senza problemi», spiega Giorgio Spanevello, direttore generale della Fondazione Its Accademy Meccatronico Veneto. «I numeri sono consolidati e i risultati del primo biennio, che si è concluso con gli esami estivi, sono molto buoni». Non solo in termini di voto, ma di prospettive future: «Tutti i ragazzi hanno trovato lavoro», assicura Spanevello. «Del resto, vengono assegnati alle aziende a inizio corso, alcuni già con contatti di apprendistato».
Aziende che hanno fame di tecnici, e di specialisti in automazione. «Li cercano praticamente tutte le aziende, dal settore dell’occhialeria a quello del freddo, ma anche l’alimentare. Ovunque ci sia automazione c’è bisogno di giovani preparati. Che qui formiamo». Una trentina le realtà del Bellunese che credono nel progetto. Si va da Luxottica a Epta Costan, da Synteco a Techno Wrap, solo per citarne alcune.
«La carenza di certe figure specializzate è ormai diventata cronica, con una difficoltà di reperimento che sfiora il 70%», analizza Berton. «È una tendenza nazionale e Belluno non fa eccezione.
Non è solo una questione di mancanza di lavoratori: molti profili “professionalizzanti” sono introvabili per il gap di competenze che c’è tra quelle attese dalle imprese e quelle possedute dai candidati. Corsi come l’Its permettono un allineamento e una crescita reciproca».
«Per questo, dico alle ragazze e ai ragazzi bellunesi di farsi avanti, che le nostre aziende sono pronte ad accoglierli sia nella fase del tirocinio che in quella del lavoro vero e proprio», rimarca Berton.
«Le aziende meccatroniche bellunesi sono tra le più innovative del manifatturiero: sono proiettate al futuro e dialogano con i mercati internazionali. Per chi lo vuole, ci sono continue opportunità di crescita umana e professionale».
Da qui un duplice appello: «Mi rivolgo agli indecisi e alle ragazze in particolare, perché non mi stancherò mai di ripetere che non ci sono lavori per maschi e lavori per femmine. L’ambito tecnico e meccatronico ha bisogno di tutte e di tutti». Pochissime, infatti, le ragazze che finora hanno scelto l’Its Meccatronico. Nella nuova classe al momento non ce ne sono.
«È un problema culturale», riflette Spanevello, associandosi all’appello di Berton. «Ma per i cambiamenti serve tempo». Basti pensare a cos’è accaduto a Vicenza, dove i corsi Its sono partiti nel 2011 con 22 ragazzi. Oggi gli iscritti sono 750. Se i numeri crescessero anche a Belluno, la classe verrebbe raddoppiata senza problemi, conclude Spanevello.
La Camera di Commercio di Treviso-Belluno anche quest’anno, ha approvato un bando per l’assegnazione di borse di studio per incentivare l’iscrizione di studenti al primo anno di corsi di istruzione tecnica superiore organizzati nelle province di Belluno e Treviso.
Le domande vanno inoltrate via pec a cciaa@pec.tb.camcom.it, entro le ore 18 del 31 dicembre. «È un progetto che, come associazione degli industriali, abbiamo voluto a Belluno con tutte le nostre forze e che continueremo a sostenere perché senza giovani e formazione non c’è crescita per le imprese, né, più in generale, per la nostra montagna», conclude Berton.