«Non c’è opposizione a prescindere alla variante, ma chiediamo che vengano rispettate le prescrizioni delle commissioni Via e Vas al progetto del 2019». Questo chiedono in sintesi gli abitanti di nove condomini di via delle Guide Alpine di Cortina, dove sorgerà il primo lotto della variante alla statale 51 inserita nel Piano degli interventi correlati ai Giochi Milano Cortina 2026. Si tratta della bretella di collegamento tra Coiana / via Guide e la zona dell’ex Polveriera, sotto i campi da tennis Apollonio, dove dovrebbe sorgere un parcheggio da 770 posti auto ed un impianto a fune per trasportare le persone verso gli impianti della zona delle Tofane.
L’opera sarà realizzata da Anas su incarico del commissario per le opere olimpiche, Luigi Valerio Sant’Andrea. Un investimento da circa 50 milioni, per far defluire il traffico d’ingresso in paese dal centro, in particolare quello pesante.
La rotatoria d’innesto sorgerà a Coiana all’imbocco di via Guide e la bretella sarà in parte in superficie e in parte in una galleria di 200 metri con un ponte a navata unica. Un’opera che ha un grosso impatto per gli abitanti della zona, che si stanno muovendo per cercare di diminuire sia l’impatto, sia i rischi che l’opera potrebbe avere sulle case e sul terreno interessato.
«L’attuale progetto riprende quello del 2019. Allora però venne fatta la valutazione Via e Vas dove oltre venti tecnici firmavano delle prescrizioni: stabilizzare la frana dove sorgerebbe la strada, monitorare le case prima e dopo, fare la strada in un tratto di galleria unico. Oggi ci troviamo davanti al progetto del 2019 con una rotatoria diversa, molto più impattante, e con una parte di strada in superficie, che prima non c’era. Chiediamo che i tre punti vengano rispettati», spiega Stefano Pustetto, il primo tra gli abitanti di via Guide ad interessarsi all’impatto della strada.
«Lo studio così come approvato in conferenza dei servizi desta per noi molte perplessità. Il terreno su cui sorgerà è in parte su frana lenta e in parte su frana attiva, quindi la stabilizzazione della frana bisogna farla per la sicurezza di tutti. Le vibrazioni, poi, sono un grosso problema per le nostre case, sia durante i lavori, sia in futuro per il traffico, soprattutto quello dei Tir, e vogliamo delle garanzie. Quello che chiediamo è il minimo sindacale per la nostra sicurezza di proprietari delle case in zona. Speriamo vivamente di essere ascoltati, altrimenti saremo obbligati a ricorrere per vie legali».
I nove condomini sono seguiti dall’avvocato Vincenzo Sacco, ma c’è anche chi si sta muovendo personalmente con altri avvocati per tutelarsi di fronte alle conseguenze di quest’opera.
Pustetto afferma di essere in attesa di un incontro con l’assessore ai Lavori pubblici da otto mesi, mentre l’avvocato Scocco, dopo un’attesa di oltre un mese ed un ulteriore sollecito, è riuscito ad incontrare il sindaco solamente in via telematica.
Ieri dai microfoni di Radio Cortina il capogruppo di maggioranza in consiglio comunale, Alessandro Zisa, ha dichiarato di aver avuto degli incontri con i residenti di via Guide per la questione della strada: «Non ci siamo sottratti alle richieste degli incontri dei residenti di via Guide interessati al passaggio della variante. Abbiamo dato la massima disponibilità come amministrazione e ci siamo fatti partecipi di un paio di incontri di un gruppo rappresentato da un legale un altro di persona. Abbiamo ascoltato, recepito e discusso le loro problematiche, senza polemica ma nella prospettiva di dare risposte per migliorare il progetto».
Zisa ha rimarcato che la responsabilità della variante alla Ss 51 non è in capo al Comune, ma «si chiederà al commissario di fare attenzione a queste richieste; abbiamo trasferito tutto ai tecnici di Simico affinché cerchino soluzioni che vengano incontro alle richieste, sono convinto della loro sensibilità».
