IVREA. Durerà quattro giorni, da mercoledì 6 a sabato 9 settembre prossimi l’Open Papyrus jazz festival 2023, organizzato da Ivrea Jazz Club, Music Studio e Comune, per la direzione artistica del musicista Massimo Barbiero.
La nuova, imminente edizione è stata presentata ufficialmente ieri, martedì 29, nella Sala Dorata del Palazzo municipale, dallo stesso Barbiero e dal primo cittadino, Matteo Chiantore. Gli ingredienti per una manifestazione di successo ci sono tutti, a partire, ovviamente, dagli ospiti che hanno accolto l’invito del direttore artistico: Joey Baron, Rossana Casale, Trio Mixmonk ed Emanuele Sartoris e, ancora, Marco Bellafiore, lo stesso Barbiero, Danilo Gallo, Maurizio Brunod, Roberto Ottaviano, Paola Mei, Elisabetta Prodon, Massimo Silverio, Nicholas Remondino e tanti altri. E, a creare l’atmosfera giusta, mostre, presentazioni di libri e aperitivi. «Tutti i colori del mondo – ha ribadito Barbiero – è il titolo che abbiamo scelto quest’anno e che vuole essere un omaggio all’attivista Rosa Parks, figura-simbolo del movimento per i diritti civili, ma anche una riflessione sull’integrazione e su quanto siamo, tutti unici ma diversi, eppure uguali». E ha ribadito anche, uno dopo l’altro, i capisaldi della sua filosofia che gli hanno permesso di realizzare, ancora una volta, un festival non populista, ma popolare, che punta alla cultura e non al mero intrattenimento, riuscito, nel tempo, a evolversi e a contaminare altre realtà oltre alla musica, quali l’arte, la fotografia, la letteratura e, non quest’anno, purtroppo, la danza. Un festival soprattutto inclusivo. E proprio su questo ultimo aspetto si è soffermato il sindaco Chiantore, evidenziando che «l’offerta culturale di questa città è rivolta a fasce di età troppo elevate e bisogna fare di tutto per includervi il pubblico più giovane».
Chiantore ha colto l’occasione per segnalare l’urgenza di affrontare il tema dei contributi comunali alle iniziative a alle manifestazioni che si svolgono in città. E ha evidenziato: «Contrariamente a quanto accadeva in passato, quando il festival veniva finanziato con somme erogate dalla Fondazione Guelpa, quest’anno si è dovuto reperire le risorse dai capitoli di bilancio. È impensabile, comunque, che la Fondazione Guelpa possa continuare, ogni anno, a sostenere i vari eventi, anche perché se un tempo ci sono stati anni nei quali le plusvalenze prodotte dagli investimenti del capitale generavano somme tali da poter finanziare le attività culturali in città, da qualche anno non è più così. Dobbiamo trovare modalità che servano, anche in modo innovativo, a rinnovare la scena culturale eporediese e a far sì che il Comune non sia più solo quello che mette il denaro, ma sia quello che aiuta, tramite l’ufficio bandi e le competenze delle persone che vi operano, a presentare proposte appetibili, in grado di vincere bandi e attrarre risorse. Dobbiamo cambiare il paradigma e questa sarà la sfida del futuro».
Per tutte le informazioni: www.music-studio.it. Ingressi ai concerti di Rossana Casale (Joni-Omaggio a Joni Mitchell), venerdì 8, e del Trio MixMonk feat. Joey Baron, sabato 9, 20 euro ognuno o 30 euro entrambi, in abbonamento. Prevendite a: Il Contato del Canavese (0125/641161) e Galleria del libro (0125/641212).FRANCO FARNÈ