La Valle d’Aosta chiede che la riapertura non slitti oltre il 18 dicembre: «Per noi periodo fondamentale per il turismo. Altrimenti va rimandato tutto al 2024»
IVREA. L'Italia chiede alla Francia che il tunnel del Monte Bianco non venga chiuso fino a che non verrà ripristinata la piena agibilità della viabilità verso il tunnel del Frejus. Questione che sta creando non pochi problemi di viabilità nell’eporediese, con centinaia di tir spiaggiati sulla Pedemontana, o che vagano tra Ivrea, Montalto, Borgofranco, verso la Valle d’Aosta. La ministra Catherine Colonna ha aperto all'ipotesi di un rinvio dei lavori nel tunnel del Monte Bianco, quindi si attendono le decisioni dopo i sopralluoghi e dopo le valutazioni della conferenza intergovernativa. «È un problema comune, lo affronteremo insieme», ha dichiarato congiuntamente al collega italiano Antonio Tajani.
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Rinvio chiesto anche dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. «Rischiamo veramente il blocco – ha spiegato -, quindi l'obiettivo è aprire il Frejus il prima possibile, anche se è sul fronte francese quindi decidono i francese, e ho chiesto la cortesia di rinviare i lavori sul Monte Bianco perché altrimenti è il caos. Se a questo aggiungiamo l'arroganza austriaca che vieta in alcuni orari e alcuni giorni l'ingresso dei tir di tutto il mondo in Austria, creando problemi ambientali, sociali ed economici enormi, saranno ore impegnative», ha concluso.
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La Valle d’Aosta, nei giorni scorsi, aveva smentito l’ipotesi di un rinvio dei lavori al traforo del Monte Bianco, anche per il solo tempo necessario a garantire la riapertura del Frejus. Oggi la posizione del presidente Renzo Testolin, è più morbida. «L'unico elemento certo per la Valle d'Aosta sulla questione chiusura Monte Bianco è che la riapertura per noi non può andare oltre il 18 dicembre, sovrapponendosi con un periodo turistico fondamentale per l'economia della Valle d'Aosta – ha precisato -. Se lo spostamento dell'inizio dei lavori non comporta uno slittamento della riapertura del tunnel - ha spiegato - per noi non sussistono problemi a procrastinare di qualche giorno. Diversamente crediamo sia indispensabile riprogrammare i lavori al Bianco per il 2024».
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