Il divertimento è, da sempre, alla base della poetica di Stefano Bollani che domenica sera, 3 settembre, con il suo show “Piano solo”, chiuderà il Mantova Summer Festival all’Esedra di Palazzo Te. «Di solito scelgo i brani nel pomeriggio, da solo, non comunico la scaletta nemmeno al mio staff – racconta al telefono alla Gazzetta – Improvviso sempre, in base al luogo, e al pubblico. Non mancano alcuni capisaldi che ho capito essere attesi, ma poi, è proprio con il pubblico, che mi dà fiducia e compra il biglietto senza sapere quello che suonerò, che creo ogni sera il concerto».
Sarà una sorta di laboratorio creativo work in progress portato in scena seguendo il flusso di coscienza musicale che spazia dal jazz ai suoni brasiliani, a Carosone, Rota, fino ai brani inediti del nuovo album “Blooming”.
«Chiacchiero sempre molto con il pubblico, ne ho molto rispetto, il dialogo è costante, suono per e con lui – spiega Bollani, uno dei maggiori musicisti italiani che spazia agevolmente tra i generi grazie alla sua solida preparazione e a una eccezionale creatività -. È un elogio del presente, ogni sera nei live».
Una delle caratteristiche più evidenti di Stefano Bollani è il sorriso sfoderato mentre suona.
«Mi diverto tantissimo, alle volte, in passato, magari è stato più un sorriso interiore - racconta -. Fin da bambino succede così. Ho chiesto io di imparare a suonare perché da grande volevo fare il cantante. Non avevo musicisti in famiglia, non sono stato condizionato. Mio papà era un grande appassionato degli anni Cinquanta e quindi sono cresciuto ascoltando i dischi di Sinatra e Nat King Cole». Jazz, classica, show live e televisione, un artista davvero poliedrico.
«Ogni situazione è diversa, mi piace, e, soprattutto, mi diverte l’alternanza – continua -. Alla fine di settembre inizierà la terza stagione di “Via dei Matti numero Zero” con Valentina Cenni, e, sempre con lei, che ha scritto e diretto per la prima volta un corto come regista, ho in cantiere la colonna sonora. La prossima settimana suonerò con un’orchestra sinfonica, e poi ho tanti altri progetti».
Un bel rapporto con Mantova dove è stato più volte a suonare. «Sono stato anche al Festivaletteratura, al Festival Jazz, in teatro, ho suonato qui con la Banda Osiris – conclude Bollani -. Ho anche un grande amico di Mantova, anche se ci vedevamo più spesso quando eravamo ragazzini, Mauro Negri, innamorato della sua città e ne è un grande sponsor nel mondo. Spero di avere un po’ di tempo per fare un giro, la conosco bene e mi piace molto, ma, visto i tempi sempre ristretti, purtroppo, ne dubito». Il Mantova Summer Festival è a cura di Shinig production con la collaborazione del Comune di Mantova.
