foto da Quotidiani locali
TRIESTE. Un ponte fra occidente e oriente. È quanto ha rappresentato per anni l’agenzia di viaggi Aurora, che proprio in questi giorni compie 60 anni. Una realtà che fin dall’inizio della sua esistenza, con il nome di Adria Express, si era specializzata in viaggi verso la Jugoslavia e, più in generale, i Paesi dell’est socialista.
La prima sede si trovava in via Cicerone, dove Egon Kraus nell’agosto del 1963 aprì la sua attività. «Mio papà acquisì la licenza per aprire un’agenzia viaggi dalla famiglia Stolfa – spiega il titolare Edi Kraus – e iniziò a lavorare soprattutto grazie ai visti all’epoca necessari per entrare in Jugoslavia». Da lì, grazie a una sempre più approfondita conoscenza del mondo presente oltre la cortina di ferro, la Adria Express inizia a sviluppare l’attività turistica sul territorio jugoslavo, tanto che negli anni ’70 opera già come tour operator in giro per l’Europa e nel mondo. La Adria Express, divenuta nel frattempo Aurora viaggi, si trasforma in breve tempo nella più importante compagnia turistica triestina ad operare nell’area della vecchia Jugoslavia.
Il periodo d’oro l’agenzia lo vive negli anni ’80, prima della dissoluzione del Paese balcanico. «Eravamo un vero e proprio ponte tra l’economia capitalista e quella socialista – prosegue Kraus – e non abbiamo mai avuto alcun problema in un Paese complesso com’era appunto la Jugoslavia del maresciallo Tito».
Pionieri anche in fatto di crociere, al giorno d’oggi pane quotidiano della realtà triestina. «Siamo stati i primi a fare dei viaggi in nave partendo da Trieste verso la costa dalmata – sempre Kraus –: grazie alle navi Adriana, Istria e Dalmazia visitavamo le più remote e le meno conosciute isole di tutta la Jugoslavia. Poi grazie alla collaborazione con la Jat (la compagnia aerea di bandiera jugoslava) siamo stati la prima agenzia viaggi a portare dei turisti italiani in Cina. Questo perché l’unico collegamento esistente all’epoca in Europa per Pechino si trovava a Belgrado. Non solo Jugoslavia però: siamo stati pionieri anche nel portare i turisti italiani in Albania, a Durazzo, prima della caduta del regime comunista».
Momenti d’oro ma anche qualche difficoltà. «Nel 1979 ci siamo trovati nel bel mezzo del terremoto del Montenegro – ricorda sempre Kraus – e fu una fortuna uscirne vivi in un sisma che fece più di cento morti e che vide il crollo anche di una parte di albergo che ci ospitava».
La clientela è sempre stata varia e “bipartisan”. «Fra i nostri clienti abbiamo avuto per anni anche tanti esuli (soprattutto lussignani) che, appena fu possibile, volevano tornare a visitare i loro luoghi d’origine, i parenti rimasti e le tombe dei loro cari».
Il servizio di ponte fra occidente e oriente si esplicitava anche grazie al fatto che la Aurora viaggi, dal 1985 trasferitasi nella sede attuale di via Milano, era l’unica realtà a Trieste a possedere gli elenchi telefonici dell’ex Jugoslavia. Da qui la possibilità per altri esuli di mettersi in contatto con chi era rimasto “de là” tramite telefono.
Dal 2019 l’agenzia è retta da Vera Kermez, conta otto dipendenti e opera su tutto il mondo come tour operator con varie destinazioni, in Europa e in altri continenti. «Rimaniamo ancora un faro per quanto riguarda la Slovenia, l’Austria e più in generale l’ex Jugoslavia – racconta Kermez –. Il settore turistico sta subendo una grande trasformazione a seguito del Covid. Dopo i lockdown del 2020 la clientela, almeno sui viaggi lunghi, pur di non rimanere a terra è tornata ad affidarsi alle agenzie viaggi».