PAVIA. Riapertura della piscina di via Folperti: la data dei primi di ottobre, assicurata dal Cda di Asm in un comunicato stampa, potrebbe allontanarsi. Non tanto perché per riaprire servirebbero 500mila euro, quanto per il fatto che amministrazione comunale e Asm stanno discutendo sul “come” gestire l’impianto.
Decidono i dirigenti
L’assessore allo Sport, Pietro Trivi, martedì sera ha incontrato la maggioranza di centrodestra per illustrare il “percorso” che dovrebbe portare Asm Pavia a gestire la piscina. Ieri pomeriggio (mercoledì 30), però, non ha spiegato cosa stia accadendo: «C’è un pool di dirigenti coordinato dal segretario generale – ha detto – per cui qualsiasi cosa dica potrebbe poi essere smentita da quelle che saranno le loro conclusioni».
Ma cosa avrebbe detto Trivi agli esponenti della maggioranza? Intanto che per riaprire la piscina ai primi di ottobre servono lavori per un importo di circa 500mila euro; questo per consentire l’affido temporaneo di un anno. Però Asm, lo scorso 7 agosto, aveva fatto un’offerta precisa al Comune: assumere la gestione transitoria della piscina, ma, in cambio, ottenere l’affidamento in house dell’impianto per un numero di anni congruo rispetto all’esigenza di coprire gli investimenti da effettuare.
La garanzia
Cosa sarebbe cambiato? Il fatto - pare - che Asm si aspetti un atto ufficiale con il quale il Comune si impegna già da ora ad affidarle la gestione per i prossimi anni. Questo passaggio, però, avrebbe fatto storcere il naso ad alcuni esponenti del centrodestra. Prima di tutto perché l’affidamento in house deve essere approvato dal Consiglio comunale e, per quanto il centrodestra abbia la maggioranza a palazzo Mezzabarba, dare per scontato l’esito di una seduta di Consiglio è sempre rischioso. E poi anche per un altro fattore, più squisitamente politico.
Chi comanda?
In alcuni settori del centrodestra si sta facendo spazio una domanda: è Asm una società partecipata dal Comune di Pavia o è il Comune che deve attenersi alle condizioni poste da Asm? In termini più banali, chi comanda: il Comune o Asm?
A sciogliere il nodo dovrebbe essere, oggi (giovedì 31 agosto), la giunta nella seduta settimanale: l’esecutivo sarà chiamato a prendere atto dell’offerta da parte di Asm. Poi si vedrà. Anche se i soliti rumours riferiscono che il sindaco sarebbe più propenso a una sorta di “periodo prova” prima di affidare per anni la piscina ad Asm.
Gli scenari
Alla fine, probabilmente, il problema verrà superato. Magari andando oltre l’indicazione dei primi giorni di ottobre, ma evitando di mettersi contro tutte quelle persone che hanno nella piscina coperta di via Folperti un punto di riferimento per praticare il nuoto a prezzi accessibili.
L’alternativa, se non si trovasse la quadra con Asm, sarebbe che a farsi carico dei lavori necessari sia il Comune. Comune che, al pari di Asm, non ha le risorse per gestire direttamente l’attività sportiva. L’alternativa però allontanerebbe ancora di più la prospettiva di una riapertura in tempi ragionevoli.