Stagione estiva forse finita per l’Hotel B&B Tre Croci sfollato lunedì, a seguito della frana sul passo. La strada regionale 48 è ancora chiusa, da Rio Gere all’incrocio per Misurina e Auronzo. Ma potrebbe essere riaperta oggi, se non pioverà; in Comune il sindaco Gianluca Lorenzi e l’assessore Stefano Ghezze attendono di ora in ora il sospirato via libera dagli organi di vigilanza per procedere alla firma dell’ordinanza che sblocchi l’impasse.
«Sempreché si confermino le condizioni di sicurezza», tiene a ribadire Ghezze.«Abbiamo infatti numerosi pendolari che arrivano da Auronzo per lavorare a Cortina e abbiamo numerosi ospiti che vorrebbero salire a Misurina e alle Tre Cime senza dover fare un lungo giro».
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Non solo, per la chiusura della strada da Rio Gere è stato costretto a sospendere l’attività anche il titolare di un rifugio con 6 collaboratori, in attesa di riaprire. Tutto dipende dalle valutazioni tecniche della società Veneto Strade che sta approfondendo la perizia dei geologi.
La società, riapertura della strada a parte, per rimettere in definitiva sicurezza il passo dovrà realizzare una trincea lunga un centinaio di metri e profonda dai 3 ai 4 per contenere la colate che potrebbero scendere con pioggia abbondante.
Sospesi sul versante della montagna ci sono dai 12 ai 15 mila metri cubi di materiali; è la quantità calcolata dai geologi Salti, incaricato dalla Regione, e Chiesurin dalla Provincia. Ma per costruire l’avvallamento, a monte della strada e quindi dell’albergo, ci vogliono non giorni, ma settimane, anche se il cantiere – assicura l’assessore regionale alla protezione civile, Giampaolo Bottacin – avrà il carattere della somma urgenze. Impossibile, dunque, la riapertura a giorni dell’hotel.
Diversa la prospettiva per la strada, che potrebbe essere riattivata non appena si stabilizzerà il versante franoso. Veneto Strade potrebbe infatti installare dei sensori lungo il corpo di frana collegati ad un semaforo in strada, col rosso che scatta ad ogni movimento.
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Nel merito deciderà Veneto Strade insieme al Comune di Cortina, al cui sindaco, Gianluca Lorenzi, spetterebbe l’ordinanza di riapertura dell’arteria al traffico.
Dopo una prima ricognizione in elicottero, l’altro pomeriggio, i due consulenti della Provincia e della Regione ieri sono risalite per analizzare la frana percorrendone il fronte a piedi. Quindi hanno stilato una puntuale perizia, che poi hanno sottoposto agli organi di competenza.
«Da quanto ci è stato comunicato», anticipa l’assessore Bottacin, «è stata verificata la presenza di alcuni massi definiti “ciclopici” che, però, non sarebbero in movimento, ma stabili. Invece, in caso di forti precipitazioni, potrebbe scivolare a valle il materiale più leggero che finirebbe inevitabilmente in strada e a ridosso degli stabili dell’hotel. Quindi – rileva ancora l’assessore regionale – in caso di maltempo l’area dev’essere assolutamente priva di presenze. In ogni caso si deciderà nelle prossime ore».
Il volume di ghiaia e terra in movimento non è enorme, però potrebbe creare problemi seri se precipitasse per buona parte sul collegamento tra Cortina e Misurina, uno dei tratti di strada più trafficati in questo periodo.E problemi gravi li sta provocando intanto alle attività turistiche.