Il pubblico americano non passerà alla storia per la sua disciplina né per la sua correttezza. In questi primo tre giorni di US Open sono già diversi i giocatori ad aver ammonito la condotta degli spettatori. Dal nostro Jannik Sinner, a proposito dell’atmosfera sull’ Armstrong Stadium: “A me piace giocare molto su questo campo, ma non è semplice perché il pubblico parla molto e c’è tanto rumore“. Proseguendo con Maria Sakkari che durante la sua partita di primo turno sul campo 17 ha più volte percepito strani odori provenire dagli spalti.
Nonostante questi richiami il pubblico americano resta uno dei più partecipi che ci siano, specie quando si tratta di sport. L’edizione corrente non è da meno. Nella giornata di mercoledì lo USTA Billie Jean King National Tennis Center ha superato le 73.000 presenze, stabilendo il record storico a 73.007 spettatori. Nella giornata inaugurale di lunedì invece gli spettatori che si sono riversati negli impianti di Flushing Meadows erano stati 72.957, altro record. Tirando le somme nelle prime tre giornate del torneo si sono registrati i due più alti flussi di spettatori paganti nella storia dello slam americano. Una cartina tornasole dei vizi e delle virtù del pubblico americano.