PONTEBBA. È morto tra le montagne che tanto amava davanti agli occhi del fratello Andrea e di un amico. Gianfranco Peccol, 82 anni, residente nella frazione di Pietratagliata di Pontebba, si trovava lungo i pendii nord occidentali del Monte Agar, a quota 1500 metri, per sistemare un sentiero quando è inciampato ed è caduto per cento metri in un dirupo.
A chiamare il Numero unico di soccorso 112, martedì 22 agosto, poco dopo le 10, è stato il fratello che ha visto Gianfranco cadere nella scarpata mentre si trovavano, assieme a un loro amico, in un’area che è riserva di caccia.
A quel punto Andrea è corso alla Malga Jeluz per rendersi visibile ai soccorritori, mentre il terzo del gruppo si è precipitato in soccorso dell’82enne cercando di rianimarlo con l’aiuto degli infermieri della Centrale Sores di Palmanova che lo guidavano al telefono.
All’arrivo dell’elisoccorso è stata sbarcata con il verricello l’equipe tecnico sanitaria sul pendio impervio, ma il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso, avvenuto a seguito dei traumi riportati nella caduta.
Sul posto sono intervenuti due uomini della stazione di Moggio Udinese del Soccorso alpino e uno della Guardia di finanza, e due elicotteri dell’elisoccorso regionale, per il recupero della salma avvenuto poco prima delle 13.
Peccol, ex ferroviere in pensione, da lungo tempo era socio della riserva di caccia di Pontebba. «Era una persona di compagnia – afferma il nipote Enrico – sempre pronto a fare festa e a dare una mano quando serviva. Una persona generosa e buona».
Era un grande appassionato di caccia, come ricorda il direttore della riserva di caccia di Pontebba Mario Agnola.
«Era nostro socio da tanto tempo – dichiara –. Abbiamo perso un vero amico. Era, gioviale, molto attivo e presente nelle varie iniziative che venivano organizzate e promosse sul territorio. La notizia della sua improvvisa scomparsa ci lascia davvero senza parole».
Anche il sindaco di Pontebba Ivan Buzzi si unisce al cordoglio per la morte di Peccol. «Amava molto il suo paese – racconta – e si impegnava anche per la manutenzione e per tenerlo sempre in ordine.
Un paio di anni fa aveva sistemato la scalinata che scendeva verso il fiume. Siamo davvero addolorati ed esprimo alla famiglia la vicinanza di tutta l’amministrazione comunale.
Era una persona di compagnia, in passato aveva preso servizio anche come volontario della Protezione civile».
Peccol, assieme ai fratelli Natale ed Eugenio che risiedono a Pietratagliata, dopo l’alluvione di 20 anni fa era rimasto nella frazione e aveva lottato affinché non diventasse un paese fantasma contribuendo alla sua rinascita.
I funerali di Peccol, che lascia anche la sorella Claudia che abita ad Orsaria e Andrea che riesiede a Moggio Udinese, saranno celebrati venerdì nella chiesa di Pietratagliata, alle 16, dove, giovedì sera alle 19 sarà recitato un rosario.
