“Tre metri sopra il cielo“, adattamento del romanzo di Federico Moccia, divenne nel 2004, anno in cui sbarcò al cinema, un vero e proprio fenomeno mediatico. Protagonisti del film diretto da Luca Lucini, un giovanissimo Riccardo Scamarcio e Katy Saunders. La carriera dell’attore pugliese, grazie al ruolo di Stefano Mancini alias Step, prese il volo, anche se in questi due decenni ha in qualche modo preso le distanze da quel ruolo.
Moccia, autore del libro e sceneggiatore del film, non ha mai gradito questo comportamento: “Riccardo Scamarcio? Non mi ha mai ringraziato, si è preoccupato di prendere le distanze da quel personaggio”, ha dichiarato in un’intervista al Messaggero. “Se oggi è una star internazionale che lavora con Al Pacino e Johnny Depp lo deve proprio al personaggio di Step. Mai dimenticare da dove nasce il successo”, ha aggiunto Moccia, da anni impegnato anche come autore televisivo.
Già qualche anno fa il papà di “Tre metri sopra il cielo” non aveva nascosto il suo dispiacere, dopo una frecciatina di Scamarcio sui film “adolescenziali”, confessando di essersi pentito ad aver recitato nel sequel “Ho voglia di te”. “Bisogna essere cortesi con chi ti dà la spinta iniziale – aveva detto Moccia al settimanale Nuovo – Sono stati ben altri i suoi errori professionali. A partire da quei film gli sono arrivate altre opportunità. Avendolo visto in quelle pellicole, i produttori lo hanno chiamato a recitare in altre opere di qualità e di nicchia”.
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