La notizia era nell’aria da settimane, ma adesso è ufficiale. L’avvocato Francesco Maiorana, udinese (di origini spilimberghesi) classe 1970 e membro del cda dell’Apu, si candida per la presidenza della Lega Nazionale Pallacanestro alle elezioni del 16 settembre. Maiorana è vicepresidente vicario Lnp e da due mesi e reggente in seguito alle dimissioni del presidente uscente Pietro Basciano. A contendergli la presidenza sarà con tutta probabilità il trapanese Valentino Renzi, ex presidente di Legadue e Lba.
Maiorana, cosa l’ha spinta a candidarsi alla presidenza?
«Nel periodo di reggenza, dal maggio scorso, ho approfondito la conoscenza del sistema Lnp e i temi attualmente più rilevanti: la riforma dei campionati e quella del lavoro sportivo. Ho avuto contatti con numerose società e in molti mi hanno invitato a candidarmi, anche per la mia professione di avvocato. Ci ho riflettuto e ho accettato».
Cosa cambia con la recente approvazione dell’accordo quadro da parte di Lnp e delle varie associazioni di categoria, ossia giocatori, allenatori e dirigenti, sul tema del lavoro sportivo?
«Il diritto del lavoro entra a tutto tondo nel mondo dello sport. È stata legittimata la figura del lavoratore sportivo, a cui vengono riconosciute le tutele previdenziali. Riguarda atleti, allenatori, dirigenti, preparatori e fisioterapisti, che saranno tutelati dal punto di vista contributivo. Le società vengono riconosciute quali datori di lavoro e si crea un rapporto che prevede due tipi di rapporto: quello subordinato e quello autonomo (co.co.co o partita Iva). È una riforma epocale, che legittima la figura del lavoratore sportivo, ma purtroppo non è stata concepita tenendo conto delle peculiarità di ogni disciplina».
Siamo all’ultimo anno di riforma dei campionati. Com’è lo stato di salute della serie A2?
«La riforma ha come ratio rendere più competitivi i tornei di A2 e B, ed è fisiologico che riducendo le partecipanti si fa selezione. Ritengo che, anche vedendo il mercato, le società si stiano adattando, elevando il livello tecnico. Tutto ciò porterà vantaggi competitivi al campionato: la forbice fra il vertice e la zona salvezza si riduce».
Come immagina la serie A2 a 20 squadre in vigore dal 2024/2025?
«Bella e difficile, estremamente competitiva. La giusta conclusione della riforma dei campionati. Chi riuscirà a vincere, sarà pronto per la serie A».
La serie A2 che verrà sarà il trampolino di lancio degli italiani?
«Lo è già. Non si vince il campionato con i due stranieri, ma con il gruppo degli italiani. Però è giusto che ci siano i due stranieri, permettono quello spettacolo che rende il basket unico. I tifosi vogliono i due Usa».
A proposito di spettacolo: che progetti ha in mente per la Lnp in Tv?
«Lnp in Tv ha un ruolo importante. Per le associate, in modo da rendere il prodotto appetibile agli sponsor, e per i tifosi e la loro soddisfazione. Abbiamo Lnp Pass, la Tv streaming di Lega che trasmette ogni weekend 30 partite di A2 e B contemporaneamente in diretta. Ritengo sia un prodotto di qualità, ma non è detto che non sia migliorabile».
