SACILE. Cinque mesi di attesa per la visita a Pordenone nel centro sanitario degli stomatizzati e 250 pazienti a Sacile lanciano l’appello per ottenere accessori anti allergie.
«Mio marito a 89 anni è allergico ai dispositivi di sostegno alla stomia. Per un certificato dal dermatologo ci sono liste di attesa di un anno e l’alternativa è una visita a pagamento».
Natalina Feltrin reclama dispositivi non allergici. «È positivo che la distribuzione degli accessori per oltre 250 stomatizzati a Sacile sia nella farmacia ospedaliera nel padiglione Ruffo – ha aggiunge la signora Feltrin –. Io e mio marito non potremmo andare a Pordenone: oltre al disagio del viaggio c’è il problema di un ingorgo di pazienti. Non rispondono nemmeno al telefono e ricevono un giorno soltanto a settimana».
La gentilezza del personale sanitario e la distribuzione delle sacche e ausili a Sacile è un vantaggio. «Il livello di servizi del centro stomizzati dell’ospedale di Pordenone è da tempo insufficiente a causa di una forte riduzione degli orari di apertura – confermano altri pazienti –. C’è un inevitabile aumento dei tempi di attesa per gli utenti, a volte poco supportati nella delicata fase post operatoria. Un unico giorno di apertura a Pordenone, di mercoledì, non basta».
Nel 2019 era intervenuto il consigliere regionale del Pd Nicola Conficoni, dopo le segnalazioni delle associazioni dell’Associazione regionale incontinenti e stomizzati (Aris) e Federazione associazioni incontinenti e stomizzati (Fais). «I problemi del centro stomizzati e dell’ambulatorio Mici a Pordenone sono rimaste le stesse di quattro anni fa – ancora Natalina Feltrin –. La diminuzione del servizio prima della pandemia Covid ha messo in difficoltà chi soffre di questa patologia all’intestino. Noi a Sacile e altri pazienti periferici rispetto a Pordenone, siamo penalizzati».
La pandemia del Covid ha ridotto da 17 a 6 ore settimanali l’apertura dello sportello. «La difficoltà a anche prenotare gli appuntamenti al telefono – vanno avanti i pazienti –. La migrazione degli stomizzati in Friuli Occidentale è quindi, verso ambulatori in Veneto, oppure per chi può permetterselo, a pagamento». La prima visita ha un’attesa media di quattro-cinque mesi, con la finestra oraria per le prenotazioni telefoniche ridotta, ogni settimana.
A Sacile la mostra itinerante “Un sacco da raccontare” dell’associazione Fais sulla stomia, cioè l’operazione chirurgica al tratto intestinale e urinario, ha calcolato tre anni fa 75 mila stomizzati in Italia