L’auricolare inserito nell’orecchio, ma troppo in profondità, visto che appena smascherata la truffa è dovuto andare in ospedale per farselo estrarre.
Giovedì scorso la squadra Volante della questura è stata chiamata nella sede della Motorizzazione Civile per il sospetto che due candidati all’esame teorico di guida avessero occultato strumenti elettronici per captare le risposte dei quiz tramite un complice all’esterno.
I sospetti erano maturati perché il personale della Motorizzazione Civile avevano notato, tramite gli strumenti in dotazione, la presenza di frequenze radio nelle vicinanze dei due candidati.
L’esaminatore ha comunque concluso la sessione d’esame e nel frattempo ha richiedeva l’intervento di una pattuglia della Volante per controllare i due candidati.
Si tratta due cittadini cingalesi, regolari sul territorio nazionale, residenti in provincia di Verona. Entrambi sono stati trovati in possesso di apparecchiature Gsm, nascoste sotto la maglia, capaci di captare comunicazioni per le risposte ai quiz dall’esterno suggerite da un complice rimasto ignoto.
Per l’estrazione dell’auricolare dall’orecchio di uno dei due indagati si è dovuto ricorrere all’intervento dei sanitari del pronto soccorso del Carlo Poma, in quanto l’apparecchio era stato inserito troppo in profondità nel condotto uditivo.
I due soggetti sono stati quindi accompagnati negli uffici della questura dove sono stati deferiti in stato di libertà per aver eseguito un elaborato per il superamento dell’esame scritto per la patente di guida, utilizzando fraudolentemente apparecchiature elettroniche atte a captare le risposte fornite da un soggetto terzo.
