MORTEGLIANO. «Forza Friuli». È la scritta che si legge su uno dei tantissimi teli che i vigili del fuoco hanno posizionato sui tetti delle case a Mortegliano, gran parte andati distrutti a seguito della violenta grandinata del 24 luglio scorso.
Il pensiero arriva da una squadra dei vigili del fuoco volontari di Trento, che giovedì 10 agosto hanno terminato il proprio servizio in Friuli.
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Con questo gesto hanno voluto salutare la comunità, esprimendo solidarietà e vicinanza in questo momento tanto difficile per tutti: dopo aver terminato gli interventi programmati, infatti, hanno fatto rientro a casa.
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I volontari di Trento sono arrivati in Friuli all’alba di giovedì scorso; con loro c’era anche il coordinatore Lorenzo Righi. Complessivamente sono 200 gli interventi eseguiti, con una media di circa 25 al giorno; sul campo hanno operato 25 squadre per un totale di 50 pompieri.
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Si tratta di personale altamente qualificato che opera a titolo gratuito. «In Friuli ci siamo subito ambientati – ha sottolineato più volte il coordinatore Righi in questi giorni –. I lavori sono proceduti per il verso giusto senza particolari intoppi».
L’unica criticità, rilevata durante la fase operativa, è legata alla tipologia dei tetti delle case. Rispetto a quelle trentine, le coperture sono poco resistenti e il rischio di caduta è dietro l’angolo. «Si è verificato qualche caso a un paio di colleghi, fortunatamente senza particolari conseguenze, in quanto agivano in massima sicurezza», rivela Righi.
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Il sindaco di Mortegliano, Roberto Zuliani, ha rivolto a tutti i volontari trentini i più sinceri ringraziamenti, parlando a nome di tutta la comunità. «Il vostro prezioso contributo permette alla città di Mortegliano e a tutti i territori colpiti dal maltempo di rinascere – rileva il primo cittadino –. Vi siamo grati e non dimenticheremo mai quanto avete fatto per il popolo friulano».
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Nel frattempo proseguono gli interventi per la messa in sicurezza delle abitazioni, che si attestano sulle 200 unità. Entro domani verranno terminate tutte le operazioni sui tetti delle prime case. «Il principale obiettivo – prosegue Zuliani – è mettere in sicurezza tutte le famiglie».
Questa mattina è previsto un incontro con l’assessore regionale alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, per fare il punto. All’ordine del giorno anche un’analisi a trecentosessanta gradi della casa di riposo, che necessita di interventi strutturali importanti prima di poter riaprire le porte ai propri ospiti.
