Il decimo campionato consecutivo dell’Hermaea Olbia nella Serie A2 di volley femminile inizierà dal Geopalace di Olbia: domenica 8 ottobre le aquile tavolarine riceveranno la visita della Lpm Bam Mondovì, formazione tradizionalmente accreditata per la lotta al vertice del torneo. Altrettanto complessa la prima trasferta stagionale (15 ottobre), in programma sul taraflex di San Giovanni in Marignano. Poi ancora in casa contro Cremona (22 ottobre).
Il 1° novembre, tra le trasferte di Costa Volpino e Lecco, è in programma il primo turno infrasettimanale, in casa al cospetto di Offanengo. Mercoledì 22 novembre, invece, arriverà la difficile trasferta di Macerata.
Santo Stefano a Olbia contro il Picco Lecco, mentre la prima sfida del nuovo anno vedrà le biancoblù di scena sul campo della neopromossa Melendungno.
La chiusura della regular season è prevista per il 21 gennaio, in casa, contro la Balducci. Poi spazio a Pool Promozione e Salvezza.
Il calendario completo è consultabile sul sito legavolleyfemminile.it.
“Osservando il calendario – commenta il coach dell’Hermaea Dino Guadalupi – salta all’occhio la suddivisione della nostra regular season in due diversi “tronconi”: le partite contro le formazioni di prima fascia sono concentrate prevalentemente all’inizio e alla fine, mentre nella fase centrale saremo attesi da tanti scontri diretti. Inizieremo con due gare molto difficili: la prima è sempre un po’ particolare sotto vari aspetti, e il fatto di giocarla in casa sarà sicuramente bello. Come sempre i turni infrasettimanali saranno delicati: il primo lo affronteremo in casa, mentre il secondo ci costringerà a viaggiare per due volte nel giro di pochi giorni. Dovremo prestare attenzione a questo aspetto”.
Sulla nuova squadra, che a fine mese inizierà la preparazione: “Mi piace il fatto che sia una squadra mediamente abbastanza giovane, e nella quale intravediamo un ottimo potenziale oltre che una grossa motivazione. In questo contesto si inseriscono due giocatrici esperte a livello internazionale come Schmit e Imamura, che potranno dare equilibrio a tutto il gruppo, aiutandolo a crescere in termini di identità. L’ultima parola spetterà sempre al campo, ma siamo fiduciosi”.
