PORDENONE. Una riduzione del 50% dell’aliquota Ilia (ex Imu) per gli immobili in locazione a canone concordato a studenti universitari. È il risultato di un protocollo d’intesa, di validità triennale, siglato tra Comune, Consorzio universitario, organizzazioni di categoria che rappresentano la proprietà immobiliare-edilizia e gli inquilini, firmatarie dell’accordo territoriale per il Comune del 2018, il Collegio provinciale Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) e quello Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari).
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La firma dell’intesa
L’intesa è stata presentata in municipio: sono intervenuti il sindaco Alessandro Ciriani, gli assessori alla cultura e all’istruzione, Alberto Parigi, e all’edilizia pubblica, Giuseppe Verdichizzi, il direttore del Consorzio universitario, Andrea Zanni, e varie associazioni di categoria. Il protocollo è uno dei tasselli del mosaico che l’amministrazione Ciriani, unitamente agli altri attori, si prefigge di tratteggiare per lanciare in maniera definitiva la dimensione universitaria della città.
Ed è un fattore primario visto che riguarda un’esigenza come la casa, in un polo universitario dove oltre la metà degli studenti non è di Pordenone. Si pensa anche al recupero del Bronx, con la possibilità di trasformarlo in sede di corsi e residenze per studenti, si guarda alla creazione di un’aula studio in centro e, in generale, a un approccio omnicomprensivo a bisogni e aspettative degli universitari.
«Il Comune – ha spiegato Verdichizzi – si è reso disponibile a ridurre del 50% l’aliquota Ilia per gli immobili in locazione a canone concordato a universitari o equiparati. Si intende rivitalizzare da un lato la città e il suo mercato immobiliare, dall’altro dare riposta alla crescente richiesta di alloggi degli studenti». Chi affitta a universitari, quindi, potrà godere di un’Ilia ridotta con un tipo di contratto che faccia capo all’accordo territoriale del 2018 e rispetti i suoi parametri.
“L’anno appena concluso – ha detto Zanni – ha registrato 1.443 iscritti e poco più della metà proviene da fuori Fvg. Si pensa possano essere 250 gli studenti che risiedono in città venendo da lontano, 95 dei quali trovano alloggio nella residenza universitaria. Molti studenti alloggiano a Cordenons, Porcia e Azzano Decimo. Sono numerosi i pendolari che arrivano dalle province di Venezia, Treviso e Belluno. Potrebbero essere interessati a risiedere in città pagando un affitto calmierato: negli spostamenti impiegano tempo che viene sottratto allo studio o ad altre attività».
Pordenone «si sta impegnando per essere sempre più attrattiva e vivace – ha sottolineato Parigi –, soprattutto per i giovani e gli studenti. Ci stiamo attivando per capire se il Centro Gino Valle (il Bronx) potrà diventare sede del centro universitario e di uno studentato. Simili valutazioni si stanno conducendo anche per l’edificio prossimo alla stazione, che potrebbe essere messo a disposizione del Consorzio. L’università è in crescita, non mancandole le iscrizioni, ma gli spazi vanno ampliati».
«La nostra città – ha concluso Ciriani – si sta impegnando per creare un clima favorevole nei confronti degli studenti, sia di quelli che attualmente frequentano il Consorzio che di quelli che arriveranno grazie all’aumento dell’offerta formativa di università e Its. Accanto alle politiche di housing sociale e alla realizzazione di uno studentato, sulle quali il Comune sta lavorando, ma che richiedono tempi più lunghi, un aiuto può derivare dal rapporto diretto tra i proprietari di immobili e il Comune, per dare una prima risposta ai giovani che vogliono risiedere in città: il pendolarismo non è un bene, rappresenta una perdita di tempo per i ragazzi»