SANT’ALESSIO. Il primo gol della nuova stagione siglato dal bomber di ritorno Fancesco Zani (su assist di mister Omar Nordi...), il sorriso di Edoardo Maggi tornato a calcare il tappeto verde dopo dieci lunghi mesi di stop e la serenità del "pres" Ezio Panigati che dietro ai suoi occhiali da sole si gode la prima uscita stagìonale e alla fine abbraccia i suoi ragazzi uno dopo l'altro.
Sono queste le prime "cartoline" dell'avvio ufficiale della nuova annata dell'Accademia Pavese, che si è radunata ieri a Sant'Alessio per la presentazione e l’allenamento inaugurale. Subito partitella, come ha chiesto Nordi che, visti i tantissimi volti nuovi, desidera da subito vedere la squadra muoversi sul campo. Sono rimasti davvero in pochi della vecchia guardia, uno per reparto: Filadelfia (classe 1986) in difesa; Edo Maggi (1994) a centrocampo e Zani (1995, tornato alla base dopo qualche anno trascorso altrove). Pochissimi gli elementi di esperienza: in porta Elia Boari (1993), in difesa Patrick Anzaghi (1998) e in mezzo al campo Federico Carbone (altro 1998, figlio dell'allenatore del Pavia, Benny). Per il resto un manipolo di giovani di belle speranze, su cui spiccano Igli Velaj, rimasto alla fine in casacca biancorossa, il play Fabio Parissenti, il terzino destro Simone Giosuè, Manuel Laraia e Giuseppe Deleonardis, che si gioca la seconda chance di mettere in mostra le sue qualità. «Questa è ormai la caratteristica dell'Accademia - sorride Panigati- puntiamo a salvarci con una certa tranquillità e a vincere la classifica dei giovani, che quest'anno ci ha visti terzi. Mister Nordi ha sposato in pieno questa filosofia, per questo l'ho scelto, oltre al fatto che ci lega una grande amicizia. Da sempre questa è casa sua, in più è un ottimo tecnico, capace di far crescere i ragazzi. Gaudio? E' tornato al suo ruolo di responsabile del settore giovanile, c'era troppo bisogno di lui in quell'ambito, soprattutto dopo la partenza di Rossi».
Fine del calvario
A parte si allena anche Edo Maggi, dopo il calvario degli ultimi dieci mesi. «E' una sensazione stupenda tornare in campo -racconta- ho sofferto tanto in tribuna. Ora mi sento bene, ma devo ancora rinforzare la muscolatura della gamba, quindi so che devo avere tutte le precauzioni del caso». Ritorno in biancorosso anche per Francesco Zani, pure reduce da un lungo infortunio. "Qua mi sento a casa e sono pronto ad aiutare i giovani -dice- ora sono anch'io tra i veterani ma non sono cambiato: mi piace ancora correre per gli altri e sacrificarmi in copertura, anche se far gol resta la grande gioia di ogni attaccante». —
Daniela Scherrer