Le cifre certificano il fallimento di De Luca. La Campania è all’ultimo posto in Italia per investimenti nella cultura, spende il 72% del bilancio della Sanità ma il settore è in piena crisi. Come se ciò non bastasse, è la seconda regione più povera d’Italia. «Sono dati davvero preoccupanti che confermano la totale incapacità del […]
L'articolo De Luca, un fallimento: la Campania retrocede. Sotto i monologhi del governatore c’è il nulla sembra essere il primo su Secolo d'Italia.
Le cifre certificano il fallimento di De Luca. La Campania è all’ultimo posto in Italia per investimenti nella cultura, spende il 72% del bilancio della Sanità ma il settore è in piena crisi. Come se ciò non bastasse, è la seconda regione più povera d’Italia. «Sono dati davvero preoccupanti che confermano la totale incapacità del governatore e del centrosinistra di amministrare la nostra Regione». Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia Imma Vietri. Il riferimento è alla Relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni approvata dalla Corte dei Conti.
«Sulla cultura De Luca», spiega, «che nei suoi monologhi annuncia sempre presunti grandi investimenti, omette di dire la verità. E cioè che la spesa nella nostra regione è passata dai 7 euro a persona del 2010 ai 2,7 euro del 2020, mentre la spesa media nel Mezzogiorno è di 7,1 euro mentre a livello nazionale è di 17,3 euro. Per non parlare del grande paradosso del territorio campano che si colloca al secondo posto in Italia per densità e rilevanza del patrimonio culturale. Ma è lo stesso che spende meno per valorizzarlo».
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«Per fortuna il governo Meloni, grazie al lavoro del ministro Gennaro Sangiuliano e all’interessamento del viceministro agli Affari esteri Edmondo Cirielli, sta dando la giusta attenzione ai siti archeologici e museali campani». In questo modo si inizia «a porre rimedio alla malagestione di De Luca», dice ancora Vietri.
«Nel 2021 ha rappresentato oltre il 72% della spesa totale del bilancio. In realtà, però, la spesa pro capite campana per la sanità (1.957 euro) è tra le più basse d’Italia, inferiore alla media nazionale (2.067) e anche a quella del Mezzogiorno (2.041). Inoltre, la Campania ha la più bassa speranza di vita in Italia e il più alto tasso di mortalità evitabile».
«Si registra un 30% in meno delle entrate tributarie, dovuto anche alla mancanza di capacità di riscossione della regione (ridottasi del 40% negli ultimi due anni). A ciò si aggiungono i mutui accesi solo nell’ultimo anno che hanno fatto registrare un aumento del 138%. Tutti dati pessimi che confermano il totale fallimento delle politiche economiche, sanitarie e culturali adottate in questi anni da De Luca e dai suoi nominati. La Campania e i suoi abitanti meritano di meglio», conclude Vietri.
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