BRONI. Ok del ministero dell’Ambiente alla possibilità di utilizzare la procedura di messa in sicurezza d’emergenza per completare la bonifica dell’area ex Fibronit una volta che sarà dissequestrata. Il tema era stato discusso lo scorso giugno a Roma, durante l’incontro, promosso dal deputato pavese Alessandro Cattaneo, tra il sindaco Antonio Riviezzi e il ministro Gilberto Pichetto Fratin. E ora, a stretto giro, è arrivato il via libera: in pratica, il terzo lotto dei lavori di bonifica potrà essere avviato adottando un percorso semplificato e riducendo i tempi di realizzazione del progetto.
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La procedura prevede l’abbattimento dei fabbricati ancora presenti nell’area, utilizzando le risorse già stanziate dallo stesso ministero per l’ultima tranche, pari a 16 milioni di euro. «Si tratta di una notizia decisamente positiva perché questa procedura consentirà, non appena ce ne saranno le condizioni, di far partire i lavori seguendo un iter più snello di quello ordinario – commenta il primo cittadino di Broni –. Chiaramente l’attuazione della messa in sicurezza d’emergenza è subordinata alle disposizioni della procura, stante l’indagine ancora in corso e il conseguente provvedimento di sequestro del sito. A questo proposito voglio ribadire che, qualora gli indagati dovessero essere rinviati a giudizio, il Comune di Broni si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento».
L’ultima incognita sulle tempistiche di avvio dei lavori del terzo lotto riguarda proprio l’inchiesta giudiziaria sui presunti reati durante le operazioni di bonifica, che ha portato, nel maggio 2022, al sequestro dell’area. Ora si attende la chiusura indagini per capire se e quando potranno essere tolti i sigilli al sito per terminare la messa in sicurezza.
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«A settembre convocheremo un tavolo tecnico con gli enti territoriali interessati, vale a dire Regione, Provincia, Arpa e Ats per aggiornarli sulla comunicazione ricevuta dal ministero» annuncia Riviezzi. «Le opere di bonifica non possono tardare – sottolinea Alessandro Cattaneo – e questo annuncio del ministero rappresenta un passo in avanti per riprendere preziosi e determinanti interventi di messa in sicurezza. Come parlamentare del territorio mi è sembrato doveroso sostenere l’impegno del sindaco Riviezzi e sensibilizzare il ministro Pichetto Fratin affinché comprendesse l’importanza di questo sblocco».
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Oliviero Maggi