Paola Egonu e l’Italia è una storia che prosegue ed è destinata a durare a lungo. La opposta azzurra ha affrontato lo scorso anno una avventura lontano dai confini italici ma ha fatto ben presto ritorno alla base con l’obiettivo di fare ancora più grande Milano; ma il sogno di Paola Egonu è a Cinque Cerchi.
La schiacciatrice azzurra, che con la maglia della Nazionale ha vinto un Europeo e una Nations League da assoluta protagonista, sa bene che il suo ingresso nella leggenda dello sport italiano passa per forza da un grande successo globale. Il titolo olimpico, magari a due passi da casa, a Parigi la prossima stagione, sarebbe il massimo, il titolo Mondiale, inseguito e sfiorato un paio di volte, sarebbe comunque la sublimazione della sua carriera.
Il Mondiale lo scorso anno ha lasciato dietro a sé una scia di polemiche infinite con Paola Egonu che prima dichiarò al suo agente di non voler più indossare la maglia azzurra, salvo poi ricredersi e ripartire dalla preparazione degli Europei in Nazionale.
Vincere o perdere farà come sempre la differenza per il quieto vivere: Paola Egonu è una campionessa, una star assoluta, conosciuta in tutto il mondo con le sue esigenze e la necessità di avere i suoi spazi e questo Davide Mazzanti lo ha capito bene. Se è vero che c’è uno staff tecnico e dirigenziale pronto a venire incontro alle esigenze di Egonu, a questo punto bisogna che Egonu si metta comunque a totale disposizione della Nazionale e il primo periodo di collegiale sembra andare verso questa direzione con una buona armonia in gruppo.
Dal punto di vista tecnico Egonu non si discute, è la migliore ma in questo Europeo avrà una rivale in più da cercare di superare, la ex cubana e adesso turca Vargas che è stata già decisiva in Nations League. L’azzurra vorrà una volta di più imporre la propria legge come accadde agli Europei in Serbia a casa di Boskovic con tanto di “vendetta” dopo la dolorosa eliminazione ai quarti ai Giochi Olimpici.
La partita è aperta e Egonu non è certo personaggio che si fa intimorire. Da lei dipendono tante delle fortune dell’Italia: ancora una volta sarà lei a doversi sobbarcare le responsabilità più importanti e deve essere pronta anche ad affrontare certe critiche (a volte esagerate nei modi) nel caso in cui l’Europeo non dovesse andare bene perché a quel punto non ci sarebbe tempo per rifiatare e forse il torneo di qualificazione olimpica potrebbe diventare l’appuntamento clou della stagione.
Non si sono abbattute bufere su Boskovic quando le cose in casa Serbia non sono andate bene, non sono destinate ad abbattersi su Vargas qualora la Turchia non dovesse vincere il titolo continentale: è vero che a noi italiani piace la polemica e a volte il troppo amore a casa nostra sfocia in odio ma, a differenza dello scorso anno, stavolta ci vuole la giusta misura da parte di tutti, anche di Egonu che è una delle migliori opposte al mondo e lo resterà comunque ed è la giocatrice imprescindibile con cui l’Italia nei prossimi anni cercherà di togliersi tantissime soddisfazioni.
Foto Fivb