La petizione lanciata qualche settimana fa da Cgil, Partito Democratico, Giovani Democratici, Sinistra Italiana Verdi, Sinistra per Suzzara e Movimento Cinque Stelle sta raggiungendo quota 3mila adesioni. Il mese scorso è uscito il bando per la concessione della gestione dell’ospedale Montecchi, e i pretendenti dovranno presentare la loro offerta entro il 21 settembre. Se nessuna offerta sarà considerata idonea non si procederà all’aggiudicazione. «Nell’ospedale sono occupati 260 tra operatori sanitari, socio sanitari e personale amministrativo. Oltre a questi, ci sono 40 lavoratori che si occupano dei servizi di mensa, di pulizia, di manutenzione - spiega Elena Giusti, segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil -. Dobbiamo pretendere la tutela di tutto il personale».
Con la pubblicazione del bando col quale Asst ricerca il concessionario cui far gestire il Montecchi, la Fp Cgil ha infatti scoperto che i servizi ausiliari sono sì oggetto della concessione, ma il personale addetto a mensa, pulizie e manutenzioni non è ricompreso negli elenchi dei dipendenti della struttura. «Questo significa - aggiunge la Giusti - che le lavoratrici e i lavoratori dei servizi ausiliari non vengono tutelati dalla clausola sociale e chi si aggiudicherà la gestione dell’ospedale non è obbligato a considerarne il riassorbimento e l’assunzione. Il bando è costruito con evidenti carenze che riguardano proprio i servizi extra sanitari. Abbiamo invitato Asst a rettificare il bando. Per ora la rettifica è stata solo parziale e non è andata nella direzione auspicata dalla Cgil di una maggior tutela dei dipendenti dei servizi ausiliari. La scelta di Asst che ha determinato la definizione di un tale bando mette a rischio il futuro delle 40 persone che si occupano di servizi necessari al funzionamento della struttura sanitaria e alla sicurezza di operatori e pazienti. Per questo saremo davanti all’ospedale giovedì 10. Il nostro impegno non verrà meno».
