Tempi rapidi. A Lorenzo Caprioni è bastato il secondo tempo della prima amichevole estiva per catturare sguardi ammirati e applausi convinti dal buon pubblico seduto sugli spalti ieri allo Zugni Tauro. Semmai ci fossero stati dubbi riguardanti in particolare i quasi 34 anni della seconda punta romagnola, la sensazione è quella di averli già visti svanire. Il gol del 2-2 è, come si dice in questi casi, “tanta roba” per velocità di giocata e esecuzione. Così come ha impressionato la capacità di inventarsi sempre qualcosa che veniva letto con difficoltà dalla difesa della Virtus. Si allena con la squadra solo da venerdì, ma ha prenotato un posto da titolare con largo anticipo.
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Ma cominciamo dal risultato, Lorenzo. Un po’di entusiasmo male non fa…
«Una volta su dieci succede che vinca la formazione di categoria inferiore e adesso è capitato a noi. Il risultato ha sempre varie motivazioni, soprattutto ora, a ogni modo la sensazione è di un gruppo abile nel lavorare come si deve. E, se ti alleni bene, la domenica concretizzi. Noi tra l’altro siamo entrati in campo desiderosi di provare a vincere come dovrà accadere nelle sfide ufficiali».
La tua mezza partita è un segnale incoraggiante, a livello personale.
«Sono in un ambiente sano e viene voglia di giocare, di proporti. Poi, certo, non sempre ti riesce tutto nel modo in cui vorresti. Dopo di che, penso abbiate compreso quali siano le mie caratteristiche. Di certo non posso essere considerato un centravanti, bensì un giocatore che ama toccare la palla e svariare, magari mandando in porta i compagni».
Sei l’esperto in un gruppo dall’età media parecchio bassa. Dove nasce l’opportunità Dolomiti?
«Il direttore Piazzi sapeva di me, perché quando era a Parma io giocavo lì vicino nel Lentigione. Riguardo la rosa, qui ci sono pure calciatori di un certo curriculum in categoria. Cito magari Cozzari, Perez, Tiozzo, Yabrè e così via. Quanto ai giovani, ne vedo di bravi e soprattutto applicati».
A proposito, forse con Cozzari potete trovarvi a meraviglia...
«Lui lo conosco da tempo e di qualità ne ha eccome… Si vede che ha caratteristiche torneranno utili alla Dolomiti, all’interno di un girone che sarà parecchio tosto».