GORIZIA Il basket goriziano perde un altro degli spicchi che hanno reso grande, magica e affascinante la sua palla. E Gorizia piange la scomparsa di un uomo buono, solare, generoso e coraggioso.
È morto all’età di 69 anni Ugo Devetag, per una vita elettricista nelle Aziende municipalizzate del Comune, ma conosciuto in città soprattutto per essere stato funambolico giocatore negli anni d’oro della pallacanestro a Gorizia, con la maglia dell’Ugg anni Settanta allora targata Splugen Brau. Del resto il basket è stato questione di famiglia, per i Devetag, visto che Ugo è cugino di Franco e Giorgio, altri due componenti di quella generazione di giocatori formidabili e di stagioni esaltanti nella storica palestra dell’Ugg.
Proprio Franco ricorda Ugo, con affetto, come «una trottola imprendibile con il numero 15, un funambolo, che si è divertito e ha fatto divertire tutti noi con le sue finte e i suoi cambi di direzione, che invece facevano impazzire e divertire molto meno gli avversari di turno». Aveva cominciato con il calcio, in realtà, Ugo Devetag, disimpegnandosi nel ruolo di portiere prima di innamorarsi della palla a spicchi giocando prima con l’Ardita e poi con l’Idrolux. Era un talento naturale, dallo straordinario trattamento di palla e dall’ancor più straordinaria visione di gioco, ottimo tiratore e contropiedista velocissimo. Uno come lui andava a nozze con il gioco del condottiero della Splugen Brau di allora, coach Jim McGregor che era tutto pressing e contropiede. E che, non a caso, stravedeva per Ugo, come i tifosi.
Ma anche lontano dal parquet sapeva farsi voler bene, eccome, grazie al suo essere uomo semplice, onesto, «a volte un po’ bizzarro ma con un sorriso che riempiva il cuore di gioia e tenerezza», come ricordano i suoi cari, la moglie Gisella, i figli Gianluca e Ilaria, la sorella Loretta. E poi c’era il lavoro, sul quale Ugo era meticoloso, generoso, coraggioso. Già, il coraggio, quello che nel marzo 2001 non lo fece esitare nel salvare letteralmente la vita a un collega che era rimasto folgorato. Una delle tante imprese di una persona che resterà nel cuore per sempre. Con il suo numero 15 e il suo sorriso che ora serve a consolare le lacrime.M. B.