Le improvvise grandinate e il maltempo spesso intenso che si sono abbattuti nelle ultime settimane su Padova, hanno spinto Comune, Provincia, Usl 6 e Arpav a creare un vademecum per i cittadini. Non tutti sanno come comportarsi davanti a fenomeni atmosferici forti, e oltre a barricarsi in casa o a cercare riparo non si va. Davanti a temporali da supercella molto violenti e con raffiche di vento forte, anche oltre i 100 chilometri all’ora, fulmini, pioggia intensa e grandine, spesso si va in panico. Molti padovani in questi giorni hanno chiesto quindi indicazioni chiare e precise su come comportarsi, contenute proprio nel vademecum per ora pubblicato online sul sito del Comune a disposizione di tutta la provincia, ma che presto potrebbe anche arrivare nelle case.
Contiene una raccolta di indicazioni sui comportamenti più corretti da tenere per minimizzare i rischi in concomitanza di eventi estremi. Si va dai consigli per ripararsi dai fulmini, evitando alberi e spazi aperti, a quelli in caso di grandine dove non bisogna assolutamente uscire per provare a salvare l’auto. L’obiettivo del vademecum è anche quello di diffondere quanto più possibile la cultura della sicurezza e della prevenzione. «Gli eventi atmosferici violenti di quest’estate ci hanno lasciato attoniti e abbiamo capito che il cambiamento climatico è un fatto oggettivo e ciò richiede una risposta coordinata da parte di tutta la collettività» commenta il presidente della Provincia, nonché sindaco di Padova, Sergio Giordani.
«Per far fronte a nuove emergenze, l’Usl 6 sperimenta nuovi percorsi condivisi» aggiunge il direttore generale dell’Azienda sanitaria Paolo Fortuna «ci auguriamo che questo possa essere un valido aiuto perché una piena consapevolezza dei rischi passa attraverso una corretta informazione».
«L’Arpav è impegnata sia per gli aspetti relativi al monitoraggio e alla previsione dei fenomeni estremi, con le proprie competenze di meteorologia, idrologia e nivologia, sia per gli aspetti di analisi e approfondimento degli andamenti climatici di lungo periodo sul territorio veneto» conclude il direttore generale di Arpav, Loris Tomiato.
