Reddito di cittadinanza: cosa cambia con l’Assegno di inclusione?
Reddito di cittadinanza: il sostegno introdotto nel 2018 cambia volto. Verrà sostituito da due nuovi supporti economici: l’Assegno di Inclusione e lo Strumento di attivazione. Il primo indirizzato ai nuclei familiari più fragili, il secondo a chi vuole intraprendere un percorso di inserimento lavorativo. Una panoramica su requisiti e importi.
Reddito di cittadinanza: il sostegno introdotto nel 2018 si prepara a cambiare volto. Infatti, nonostante la vulgata mediatico-politica per cui sarebbe in corso lo smantellamento della misura, in realtà, quest’ultima subirà soltanto un restyling. Un’operazione che riguarderà più le modalità di erogazione che i requisiti e gli importi. Quindi, l’RdC si sdoppierà in due diversi sussidi, l’Assegno di Inclusione e lo Strumento di attivazione. Il primo, l’Assegno inclusione sarà indirizzato ai nuclei familiari (potrà essere richiesto da residenti in Italia da almeno 5 anni, gli ultimi 2 continuativi) che contano al loro interno un componente minorenne, disabile e/o over 60. Fondamentale avere un Isee non superiore ai 9.360 euro (proprio come per l’RdC), e un reddito familiare non superiore ai 6mila euro (la soglia cresce in base alla composizione del nucleo familiare: tuttavia, la scala di equivalenza è meno conveniente rispetto a quella usata per il Reddito di Cittadinanza che di fatto garantiva la percezione del sostegno fino a 12mila euro).
Altri requisiti: patrimonio immobiliare non superiore ai 30mila euro (la prima casa non è inclusa, a meno che non superi i 15mila euro di valore Imu), patrimonio mobiliare non superiore ai 6mila euro (può arrivare a 10mila, per esempio in caso di diversi figli minorenni). Per ricevere l’Assegno di inclusione non deve risultare per il richiedente l’immatricolazione di autoveicoli con cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli con più di 250 cc nei 36 mesi antecendenti alla domanda (a meno che il veicolo non abbia diritto alle agevolazioni per i disabili). Inoltre, non possono ricevere l’Assegno coloro che hanno subito misure cautelari nei 10 anni precedenti o si sono dimessi (a parte dimissioni per giusta causa) nei 12 mesi successivi alla concessione.
Reddito di cittadinanza: la durata dell’Assegno di inclusione ricalca quella dell’RdC, ovvero 18 mesi più 12 ad ogni rinnovo aggiuntivo in caso di permanenza dei requisiti (che vengono controllati durante il mese di sospensione che intercorrerà tra un rinnovo e l’altro). Da sottolineare che in caso di presenza di componenti del nucleo “occupabili” la percezione del sussidio sarà legato alla partecipazione di questi ad un percorso di inserimento lavorativo. Infine, la questione dell’importo: l’Assegno ha un importo base di 780 euro mensili, in pratica, 500 euro più 280 euro di contributo per affitto. Per calcolare l’importo che si andrà a ricevere bisogna applicare la seguente formula: 6.000 euro X parametro scala di equivalenza – Reddito familiare : 12.
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