foto da Quotidiani locali
TRIESTE Grande soddisfazione per aver conservato il titolo, amarezza per alcune polemiche che hanno fatto seguito al match. È una doppia emozione quella che sta vivendo il pugile triestino Luca Chiancone che, sul ring di Ferrara, pochi giorni fa, ha pareggiato l’incontro con lo sfidante, Yassin Hermi, valido per il titolo italiano dei pesi medi.
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«Il mio avversario - spiega Chiancone - è nel ‘Top tre’ nazionale, quindi si tratta di un pugile di assoluto valore, come del resto ha dimostrato sul quadrato. Questo perciò amplifica la mia soddisfazione per aver conservato un titolo così prestigioso come quello della categoria dei medi». «Dall’altro lato - confessa il boxeur triestino - le contestazioni e le polemiche che hanno fatto seguito all’incontro, ovviamente da parte dell’entourage e dei tifosi del pugile fiorentino, le trovo assolutamente fuori luogo e inutili».
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Il riferimento è a quanto accaduto nella quinta ripresa, quando Hermi, in quel momento in svantaggio nel punteggio, ha sferrato un duro attacco a Chiancone, colpendolo al fegato con un montante. L’arbitro ha giudicato irregolare, cioè sotto la cintura, il pugno dello sfidante, dando perciò il tempo a Chiancone di riprendersi e decretando un punto in meno al Hermi. «Questo episodio ha scatenato le proteste di qualcuno - riprende Chiancone - che trovo del tutto ingiustificate, in quanto io mi sono comunque rialzato e ho continuato a combattere, nonostante il colpo al fegato sia tremendo per qualsiasi pugile».
Al di là delle chiacchiere da post match, il pugile triestino definisce così l’incontro: «È stato molto combattuto ed Hermi ha dimostrato tutto il suo valore. Ricordiamo che veniva da tredici vittorie, di cui dieci per ko e nessuna sconfitta, ma io ho fatto altrettanto, lottando fino alla fine. Ho insomma dimostrato di saper incassare e colpire duro e di meritare il titolo».
Messo agli archivi il match per il titolo italiano, ora si guarda al futuro. «È tutto da decidere - sottolinea Chiancone - di certo, a questo punto, è d’obbligo spostare l’obiettivo sul panorama internazionale. Quando ho conquistato il titolo mi sono ripromesso di fare il possibile per portare a Trieste un incontro di prestigio e questa potrebbe essere l’occasione giusta. Sono infatti terzo in classifica nell’ambito della graduatoria stilata dalla Wbc del Mediterraneo». «Conquistando quella cintura - aggiunge - potremmo aspirare a entrare nel novero mondiale della sigla pugilistica più importante nella storia di questo sport».
Per allestire in città una riunione di tale livello servono risorse, organizzazione e disponibilità di strutture. «Credo che valga la pena tentare - prosegue Chiancone - perché lo spettacolo che ritengo di essere in grado di poter offrire, in questa fase della mia carriera, è degno di una grande platea. Poter combattere nella mia città per un titolo di valore assoluto - continua - sarebbe il coronamento di un sogno che coltivo da tempo». L’alternativa, altrettanto valida, è rappresentata dalla rivincita con Yassin Hermi. «Sto pensando anche a questo - conclude - nei prossimi giorni, dopo aver recuperato un po’ di peso, mi dedicherò, assieme al mio staff, alla programmazione della stagione da qui alla fine dell’anno e sicuramente definiremo il tutto quanto prima. Per ora mi godo il titolo e un po’ di riposo».