Riscattarsi per migliorare la posizione lavorativa, per tornare sui banchi dopo delusioni, bocciature, abbandoni, anche solo per imparare e dedicarsi a se stessi una volta raggiunta la pensione. Sono le più svariate le motivazioni per frequentare corsi scolastici serali. E a Mantova l'istituto Fermi riconferma l'avvio dei corsi di secondo livello, per ottenere diplomi in informatica o in meccanica e meccatronica. «Sono felice di aver attivato, per la prima volta lo scorso anno, i corsi serali, con venti iscritti di varia provenienza. Ora le iscrizioni sono aperte per il prossimo anno. La scuola serale è una opportunità per molte persone alle quali un diploma può servire, è una risorsa per gli stranieri che spesso hanno diplomi che qui non sono ritenuti validi e sì, può essere un elemento di arricchimento personale per chi vuole ricominciare a studiare». Marianna Pavesi dirige l'istituto più grande di Mantova, 2.100 iscritti, l'istituto Fermi, la scuola che «forma dagli anni Sessanta i tecnici del tessuto imprenditoriale della nostra provincia» recita il claim del plesso di strada Spolverina.
Oltre al Fermi le serali in città ci sono anche all'Ites Pitentino (amministrazione, finanza e marketing) e al liceo artistico Giulio Romano. Poi c'è il mercato delle scuole private, in presenza oppure online. I corsi di secondo livello sono in rete con il Centro provinciale istruzione adulti) diretto da Massimo Pantiglioni.
«In convenzione con il Cpia – spiega Pavesi – al Fermi iniziamo dal terzo anno, con studenti che hanno frequentato da loro il monoennio, che corrisponde ai primi due anni. Per iscriversi qui occorre una idoneità di ammissione alla classe terza. Ma possono iscriversi anche persone già in possesso di un diploma, che ambiscono ad ottenerne uno specifico: in questo caso il piano di studi sarà personalizzato, con crediti e quindi esenzione dalle materie comuni o personalizzazione in funzione delle competenze già acquisite».
Nel sito dei vari istituti tutte le informazioni e i moduli di iscrizione. Ammissione dai sedici anni in su. Per i corsi dell'Itis, gli ultimi avviati in città, i costi sono di 150 euro annui, un rimborso spese che comprende l'uso dei libri assegnati in comodato e dei laboratori. Le discipline sono le stesse dei corsi diurni, con riduzione di orario (ventidue ore a settimana anziché trentadue) in orario 18/22-22.30.
«I corsi di secondo livello sono anche uno strumento di recupero del fenomeno della dispersione scolastica. Ci si può iscrivere anche se in altre scuole si è stati più volte bocciati ma si ambisce ad avere un diploma» spiega la dirigente scolastica che sul fenomeno degli abbandoni scolastici, dal suo osservatorio e dalla precedente esperienza di assessore all'istruzione del Comune di Mantova, formula un auspicio. «Anche all'Itis – spiega – si registrano abbandoni e il fenomeno è diffuso in ogni scuola. Chi sceglie la scuola sbagliata, che non corrisponde alle sue attitudini, spesso rinuncia a terminare gli studi. Per questo dico che sarebbe necessario un funzionamento più efficace dello strumento dell'orientamento. Le scuole secondarie di primo grado dovrebbero offrire meno contenuti e più metodi, fornire migliori strumenti per la scelta della scuola superiore che si adatti a quello che uno studenti sa fare e che voglia fare. C'è chi lo fa, ma è lasciato alla volontà delle singole scuole».