In attesa e nella speranza di conquistare la corona d’alloro sul campo, il Padova che sta prendendo forma per il prossimo campionato è il più titolato che mai sui banchi universitari. E allora per una volta calza a pennello il detto di “padovani gran dottori” in onore di un’Università che ha più di 800 anni di storia e che nella prossima stagione potrà vantarsi di essere rappresentata da una squadra di calcio che conta ben quattro giocatori laureati tra le proprie fila.
Il merito è soprattutto della nuova campagna acquisti, che ha portato a vestire di biancoscudato una serie di giocatori emergenti cresciuti sui campi dilettantistici, che sognavano di fare del pallone una professione, ma dovevano per forza di cose prevedere un piano B.
Ecco perché tanti di loro hanno cominciato e concluso con successo un percorso universitario, nella maggior parte dei casi attinente alla loro passione sportiva.
L’ultimo laureato in ordine di tempo è l’esterno sinistro Luca Villa, che ha festeggiato il grande traguardo proprio la settimana scorsa nel ritiro di Pieve di Cadore. Il mancino classe 1999 è stato prelevato a titolo definitivo dalla Pergolettese, società per la quale ha giocato nelle ultime sei stagioni, esordendo da professionista e vestendo anche la fascia di capitano a poco più di 20 anni.
Una carriera in ascesa che non ha bloccato il percorso scolastico, portandolo a conseguire la laurea in scienza motorie, con la discussione della tesi arrivata in via telematica direttamente dall’hotel Pelmo di Pieve di Cadore dove l’hanno raggiunto anche i familiari per festeggiare l’evento.
Si è laureato a distanza anche Pietro Fusi, che ha unito le celebrazioni per la nuova avventura sportiva con quelle universitarie. La discussione della tesi, infatti, l’ha sostenuta online da Padova il giorno delle visite mediche, alla vigilia della partenza per il ritiro di Pieve.
Una circostanza che gli ha permesso di scattare le classiche foto di rito in Prato della Valle, una delle location preferite anche dagli studenti del Bò. Il centrocampista classe 1998 arrivato dal Sangiuliano ha completato il percorso di studi in “Sport e football management”, corso di laurea che unisce nozioni economiche a quelle di scienze motorie.
Più classico, invece, il percorso di Alessandro Capelli, che nel marzo del 2022, poco prima di compiere 25 anni, si è laureato proprio in scienze motorie. All’epoca l’esterno destro era al primo anno tra i professionisti nella Pro Sesto, squadra con la quale è esploso la scorsa stagione, tanto da meritarsi la chiamata del Padova. Ma non sono solo i nuovi ad essere “studiati”.
Anche il fresco vice-capitano Niko Kirwan ha concluso nella natia Nuova Zelanda un brillante percorso scolastico. L’esterno destro si è infatti laureato in “Marketing and management” alla Victoria University of Wellington.
Proprio a Wellington ha disputato il suo ultimo anno calcistico dall’altra parte del mondo, prima di sbarcare in Italia nel 2017 e vestire le maglie di Mestre, Reggina, Reggiana e Padova dal 2021. Quattro laureati nella stessa squadra è un record per il Padova ma non un primato assoluto. La Pro Sesto del 2021/22, dove militava proprio Capelli, ne contava ben cinque.
Ma chissà che, entro fine stagione, il Padova non riesca a pareggiare i conti. Jacopo Dezi, che nel 2015 vinse proprio le Universiadi da capitano azzurro, lo scorso anno promise: «Devo ricominciare a studiare perché voglio laurearmi».