Doppio 100 e doppia lode per “le gemelline”, come affettuosamente venivano chiamate dalla loro insegnante preferita, Linda e Sofia Masiero. Le ragazze salutano infatti l’Istituto Ferrari di Este, dove hanno studiato allo scientifico, con il riconoscimento massimo. E la soddisfazione di avercela fatta insieme.
«Abbiamo chiesto noi di stare nella stessa classe» racconta Sofia «non sapendo cos’avrebbe significato. All’inizio non è stato semplice: nonostante l’affetto eravamo molto ambiziose e quindi, inevitabilmente, in competizione; non riuscivamo a gioire se l’altra prendeva anche solo mezzo voto in più».
Un rapporto che durante i primi anni del liceo è stato segnato da alti e bassi, amore e odio: l’una era la nemesi e allo stesso tempo la più fidata complice dell’altra. Linda aggiunge: «Ci abbiamo messo un po’ a capire che in realtà la “gara” in cui ci eravamo calate poteva essere sana e, soprattutto, che è solo sfidando sé stessi che si può ottenere il massimo». Il quarto è stato l’anno in cui la rivalità è culminata in un periodo di distacco prima e nel riavvicinamento poi.
«Crescendo abbiamo cominciato ad avere più dialogo, a comunicare in modo differente. Siamo maturate, in tutti i sensi, e così il nostro rapporto», conclude Linda.
Non hanno mai studiato insieme ma si sono sempre sostenute a vicenda. Indipendenti e con un forte desiderio di distinguersi dall’altra ma allo stesso tempo così simili, tanto che in classe hanno sempre avuto le stesse amicizie. «Anche perché» afferma Sofia «la persona con cui mi sono sempre trovata meglio di tutti è qui accanto a me».
Ma ora è il momento di separarsi. «Sono stata indecisa fino all’ultimo: Medicina, insieme a mia sorella Linda, o Fisica, la materia che mi è sempre piaciuta così tanto? In molti hanno cercato di persuadermi a non studiare Fisica, perché non è una strada che può dare certezze. Io però, alla fine, ho scelto con il cuore, ho scelto Fisica».
Nessun dubbio, invece, per Linda: «Ho sempre saputo che avrei continuato con Medicina. Sono entusiasta all’idea di cominciare una nuova avventura. Da una parte mi dispiace separarmi da mia sorella, ma sarà un’occasione per iniziare una nuova vita. Non vedo l’ora».
«E poi» scherza Sofia «viviamo pur sempre sotto lo stesso tetto». Entrambe ringraziano calorosamente gli insegnanti che le hanno accompagnate in questi turbolenti anni liceali; entrambe sono cariche di aspettative per il futuro. «Nostra madre ci racconta sempre che siamo nate in un pomeriggio temporalesco, pieno di fulmini. A noi piace pensare che è anche per questo che abbiamo sempre avuto, e continuiamo ad avere, tutta questa energia». — © RIPRODUZIONE RISERVATA