Da quando è stata inaugurata nella sua versione pedonale, nel settembre 2020, via Mercatovecchio è orfana dell’arredo urbano. Se un cittadino vuole sedersi ad ammirare gli edifici che si affacciano su una delle vie più caratteristiche della città, è costretto ad accomodarsi su porfido o pietra piasentina, oppure a utilizzare una delle sedie di bar e ristoranti. Nonostante i 250 mila euro messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Pordenone e Udine, dopo quasi tre anni, ancora non si è riusciti a decidere che volto dare a via Mercatovecchio.
IL VICESINDACO
A tentare di sbrogliare la matassa è il vicesindaco, Alessandro Venanzi, che assicura: «In questa via non c’è un arredo urbano pubblico, e quindi un ragionamento in tal senso andrà fatto – chiarisce –. La nostra città ha bisogno di una riflessione complessiva sulla direzione che vuole prendere: non si può pretendere che in appena tre mesi dal nostro insediamento si riesca a fare tutto. L’arredo di via Mercatovecchio – aggiunge – si inserisce nell’ambito di un ripensamento di zona a traffico limitato e aree pedonali, delle regole sui dehor in scadenza a fine anno, dell’applicazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e della rete di piste ciclabili. Non siamo convinti, ad esempio, di continuare a far passare una ciclovia lungo un’area pedonale qual è via Mercatovecchio». Il vicesindaco cita un’altra questione che finirà per incidere sulla fruizione del centro storico, e cioè il nuovo piano di emergenza dei vigili del fuoco, che imporrà il passaggio di un mezzo di soccorso anche in alcune strade interne.
LA CAMERA DI COMMERCIO
In merito ai rapporti con la Camera di Commercio, Venanzi aggiunge: «Poco dopo essere diventato vicesindaco ho incontrato il presidente Giovanni Da Pozzo e tra i temi trattati, oltre a quello dei distretti del commercio e alla necessità di rafforzare i rapporti tra Comune ed ente camerale, ho chiesto lumi sui fondi che erano stati messi a disposizione. Da Pozzo ha confermato che, a fronte di progettualità importanti, la Cciaa saprà confermare il suo sostegno». Lo stesso presidente Da Pozzo, interpellato sulla questione, dice: «Le risorse previste inizialmente per l’arredo urbano non sono state impiegate, ma la Camera di Commercio ha messo dei fondi sul distretto del commercio di Udine. Comunque, come sempre, siamo disponibili a sostenere progetti condivisi per realizzare cose importanti per la città. Ho già avuto modo di dirlo anche al vicesindaco», chiude Da Pozzo. Quindi nel momento in cui l’amministrazione comunale saprà proporre un’iniziativa di valore, la Camera di Commercio è pronta a fare la sua parte.
TENTATIVO A VUOTO
C’è un precedente per quanto riguarda l’arredo urbano di via Mercatovecchio. Nella primavera 2020, quando ormai il cantiere per la pedonalizzazione era agli sgoccioli, l’amministrazione guidata da Pietro Fontanini lanciò un concorso di idee per definire il nuovo volto di via Mercatovecchio. Furono selezionate cinque proposte che però non riuscirono a fare breccia nella commissione chiamata a valutare i progetti da un punto di vista tecnico. Insieme all’allora dirigente comunale Eddi Dalla Betta, a visionare le proposte furono Giuseppe Pavan (Confcommercio), Fabio Passon (Camera di Commercio), Claudia Pirina (Università) e Claudio Donada (Ordine degli ingegneri). Una bocciatura da un lato basata sulla sostenibilità economica delle proposte, dall’altra sulla loro fattibilità realizzativa e sul rispetto delle norme sull’accessibilità. «Tutti hanno svolto il compitino, nessuno ha osato andare oltre. Si tratta di progetti troppo basici». Questo il tenore dei commenti trapelati dalla commissione, i cui componenti si attendevano un responso diverso, capace di segnare il futuro della via. Un flop che per alcuni era annunciato, viste le modalità in cui era stato strutturato il concorso di idee. Da allora di arredo urbano di via Mercatovecchio non si è più parlato.
