Le società in questi giorni alle prese con il sopralluogo nella struttura. Per i pretendenti ci sarà tempo per fare un’offerta fino al 21 settembre
Sono sei gli aspiranti gruppi della sanità privata interessati a gestire l’ospedale di Suzzara.
Sei società che in questi giorni sono alle prese con un requisito indispensabile da assolvere: il sopralluogo.
Sono iniziati venerdì scorso le visite al Montecchi dei privati che si apprestano a fare un’offerta per prendere il posto del Gruppo Kos.
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I sopralluoghi, obbligatori secondo la normativa delle gare, termineranno a metà settimana. Ne sono previsti circa due al giorno in orari diversi per evitare che i pretendenti si incontrino.
Il sopralluogo è richiesto e obbligatorio perché l’eventuale nuovo gestore prima di fare l’offerta deve prendere visione della struttura, dei lavori di sua pertinenza che dovrà fare in futuro e degli interventi di competenza dell’Asst di Mantova. In queste ore i privati che hanno messo gli occhi sul Montecchi sono ricevuti e guidati nel tour da personale tecnico.
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La procedura per individuare il nuovo gestore prosegue dunque senza interruzioni, dopo che i giudici del Tar di Brescia nei giorni scorsi hanno respinto la richiesta di sospensiva presentata dal gruppo Kos contro il provvedimenti di Asst e Regione, assegnando così il primo round della controversia all’Asst di Mantova.
La gara d’offerta va avanti e per i pretendenti ci sarà tempo fino all’11 agosto per chiarimenti e fino al 25 agosto per ottenere le risposte da Asst.
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La scadenza dell’offerta è fissata per il 21 settembre, mentre l’apertura delle buste sarà il giorno dopo.
Il valore a base d’asta del canone d’affitto, fissato dall’Asst sulla base di uno studio affidato a consulenti esterni, per un periodo di 10 anni è così costituito: canone su base fissa 15.490.000 euro Iva esclusa; canone su base variabile: 3 per cento sull’incremento del valore della produzione rispetto al valore annuale della concessione calcolato secondo le modalità contenute nel disciplinare di gara, il che vale a dire il 3 per cento dell’incremento annuale della produzione da aggiungere al canone.
In sostanza si parte da un canone annuale di un milione e mezzo.
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Per aggiudicarsi la gestione del Montecchi i pretendenti dovranno fare un’offerta economica, ma difficilmente ci si discosterà di molto rispetto a quanto richiesto dall’Asst.
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Il valore economico nella gara in questione ha infatti un’importanza pari al 30 per cento, mentre un punteggio più alto viene assegnato all’attività progettuale, vale a dire i futuri interventi che il nuovo gestore del Montecchi ha messo in programma per l’ospedale di Suzzara.