Una notte di sangue in Piazzale Roma, finita con quattro stranieri accoltellati ricoverati all’ospedale, quattro contusi medicati e tre arresti. Protagonisti tunisini ubriachi, kosovari e alcuni bengalesi. A farne le spese anche G.M., 53 anni, un ignaro tassista di Mogliano. Sull’accaduto indaga la polizia.
Sono le 4.30 della notte tra sabato e domenica quando inizia una mezz’ora di pura follia. In piazzale Roma arriva un tassista che deve far scendere dei clienti e caricarne altri che avevano prenotato il viaggio all’aeroporto Marco Polo.
Appena il tassista fa scendere i clienti che ha portato in centro storico, sale sul taxi un tunisino in evidente stato di ubriachezza. Vuole essere portato a Mestre.
Il tassista gli spiega che deve scendere perché altri clienti avevano prenotato la corsa. Lo straniero non sente ragioni. L’altro lo invita nuovamente a scendere. Per tutta risposta il tunisino lo colpisce con pugni alla schiena.
A quel punto il tassista scende apre lo sportello e di forza fa scendere l’altro che reagisce colpendolo ripetutamente al volto con altri pugni. Ma alla fine nonostante il volto segnato dai colpi il conducente fa salire i clienti e riparte alla volta della terraferma.
Da questo momento in poi le fasi della vicenda si fanno confuse e molto violente. La polizia, a ieri sera, aveva ricostruito solo in parte quanto successo, grazie ai pochi testimoni ma soprattutto ai filmati delle telecamere di videosorveglianza del Comune e collegate alla Smart Control Room della centrale della Polizia locale.
Da quanto è stato possibile accertare in soccorso al tassista arrivano dei bengalesi che hanno assistito all’aggressione. Ne nasce una discussione con il tunisino al quale vengono a dare manforte dei connazionali nel parapiglia finisce anche un kosovaro. Non si capisce per chi parteggiasse.
Sta di fatto che ben presto dalle parole gli stranieri sono passati alle vie di fatto. E il silenzio della notte è stato scosso da grida e insulti pronunciati in una babele di lingue.
Sono volati pugni e calci e poi bottigliate in testa. E a quel punto sono comparsi i coltelli. I protagonisti si sono inseguiti in lungo e in largo nel piazzale e alcuni sono stati raggiunti dagli avversari mentre erano saliti su un pullman per scappare alla furia degli altri.
Una decina di minuti di follia interrotta dall’arrivo della polizia. Sul posto sono intervenute le volanti in servizio a Mestre e quella di pattuglia in centro storico. Quando gli agenti arrivano trovano a terra quattro uomini accoltellati. Tre hanno profonde ferite. Un altro straniero ha una profonda ferita alla testa dovuta ad una bottigliata. Nel conto sanitario vanno aggiunti anche alcuni contusi e feriti in maniera lieve alle braccia.
In quattro vengono portati all’ospedale: tre all’Angelo di Mestre e uno al Civile. Il più grave è un 41enne tunisino residente a Venezia: è stato colpito da almeno tre coltellate al collo, al torace e all’addome.
Di mattina lo hanno sottoposto a un delicato intervento per rimediare alle profonde ferite è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Si trova ricoverato all’Angelo di Mestre dove c’è pure un 19enne kosovaro con ferite da taglio al volto, al braccio e all’addome. La prognosi è di una quarantina di giorni.
Il terzo ferito portato all’Angelo è stato dimesso ieri in tarda mattinata. Ha riportato ferite superficiali a braccia e addome.
Invece all’ospedale Civile è ricoverato un tunisino di 38 anni. Ha rimediato una coltellata all’addome ed è in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.
Alla fine, nel tardo pomeriggio di ieri, in accordo con la pm Lucia D’Alessandro, la polizia ha arrestato tre bengalesi per tentato omicidio e lesioni gravi. Sono loro ad avere usato i coltelli contro i tunisini. Ora si trovano in carcere