Matteo è morto dopo essere stato punto da una zanzara (che come hanno riferito i familiari gli ha trasmesso la febbre Dengue) mentre si trovava in vacanza in Brasile
TOLMEZZO. «Matteo sei sempre stato e sarai il nostro cielo pieno di stelle». Era il loro tutto, Matteo. Il tutto di mamma Denise e papà Roberto Chieu. Lui, che aveva «seminato amore nella nostra vita dando un senso immenso alla nostra famiglia» aggiunge la madre.
Venerdì è morto a 14 anni , in ospedale, alcuni giorni dopo essere stato punto da una zanzara (che come hanno riferito i familiari gli ha trasmesso la febbre Dengue) mentre si trovava in vacanza in Brasile. In quel Paese che per lui era una seconda casa dove amava trascorre il tempo con i cugini, gli zii e i nonni materni. Felice, sorridente, curioso del mondo, pieno di interessi.
La scomparsa di Matteo ha lasciato sgomenta una intera comunità, quella di Tolmezzo, in cui il giovane era inserito e ben voluto. In primis dai suoi compagni della prima liceo scientifico all’istituto Paschini. Il dirigente scolastico Andrea Battaglia ha scritto loro una mail in cui li invita «a stare uniti, a parlare, a confrontarsi, a condividere tutto quello che sentono». «Io e i docenti – prosegue il preside – siamo a disposizione di tutti gli studenti. Se qualcuno avesse bisogno di incontrarci o di un colloquio, noi siamo qui, pronti ad affrontare insieme questo grande dolore».
A settembre, quando ricominceranno le lezioni, sarà organizzato un momento in cui poter ricordare Matteo. «Siamo stati travolti da questa notizia arrivata dal Brasile – aggiunge il dirigente scolastico – che ci ha lasciati sgomenti. Siamo vicini ai genitori di Matteo, uno studente che non conoscevo personalmente ma che, da quanto mi hanno riferito i professori, era un esempio per gli altri ragazzi».
Ieri mattina il giovane è stato ricordato nella cappella della Misericordia a Belém. Nel tardo pomeriggio è stato invece celebrato un rosario nella cappella del collegio Don Bosco di Tolmezzo, dove Matteo aveva frequentato le scuole medie.
Un dolore che supera la distanza, che unisce i cuori delle persone divise da un oceano. «La nostra connessione è eterna, cuore a cuore – dice ancora mamma Denise pubblicando un video in cui una farfalla si posa sulla spalla di Matteo –. Ora Teo è il nostro angelo».
A Tolmezzo, ora, si attende il rimpatrio della salma del 14 enne (non prima del 10 agosto). E tutti continuano a ricordare quello studente sorridente ed educato, che amava il calcio (lui, un gran tifoso dell’Udine e e del Brasile) e anche il ciclismo. Che sognava di diventare, da grande, un pilota di linea.
